Watamu e le sue spiagge meravigliose
Watamu e le sue spiagge meravigliose sono una meta molto apprezzata dal turismo italiano.
Questo piccolo villaggio si affaccia sull’Oceano Indiano e si trova a poca distanza da Malindi, una città più grande; nel corso degli ultimi decenni è diventato una destinazione molto richiesta.
Non per niente, lungo la costa sono sorti moltissimi resort che ospitano visitatori da tutto il mondo.
Le due maggiori attrattive della zona sono le spiagge di Watamu e il vicino parco di Tsavo Est, dove è possibile effettuare un safari anche di un solo giorno.
Come raggiungere Watamu e le sue spiagge dall’Italia
La soluzione più comune è quella di acquistare un pacchetto che comprende il volo charter per Mombasa e il soggiorno in hotel/resort.
Questi pacchetti includono anche il transfer in pullman verso la località balneare; la durata del trasferimento è abbastanza lungo, oltre due ore, a seconda delle condizioni del traffico.
Qualcuno preferisce arrivare a Mombasa o Nairobi e da lì prendere un volo interno per il piccolo aeroporto di Malindi; in questo modo si risparmia molto tempo, ma naturalmente i costi crescono.
Ricordate che per entrare in Kenya dovrete avere il passaporto in corso di validità; il visto si fa on arrival all’arrivo in aeroporto.
Scartate assolutamente l’idea di noleggiare un auto; le strade non sono gran che, in alcuni casi sono degli sterrati, e comunque non è sicuro muoversi da soli specialmente di notte.
Per eventuali spostamenti, potete trovare un taxi; il prezzo non è eccessivo, ma ovviamente dovrete concordare il prezzo prima di partire.
Documenti per entrare in Kenya
Per entrare in Kenya dovete essere in possesso di un passaporto con validità residua di almeno sei mesi. E’ obbligatorio avere un visto. Dal 2021 non è più possibile comprarlo direttamente all’aeroporto, ma bisogna ricorrere al visto elettronico disponibile online (eVisa).
Quando andare a Watamu
Watamu è situata nella fascia equatoriale; questo significa che le temperature sono elevate tutto l’anno e quindi potrete fare una rilassante vacanza in Kenya quando vorrete.
Ci sono comunque dei mesi che sono migliori di altri, e sono dicembre e gennaio. In questo periodo fa caldo, ma la temperatura non è umida e afosa.
In agosto invece si superano di gran lunga i 35 gradi, ma il tasso di umidità è molto elevato e quindi il caldo è meno facilmente tollerabile.
Infine, nel periodo di marzo/aprile, Watamu non è una buona idea a causa delle piogge torrenziali che renderanno poco piacevole il vostro soggiorno, soprattutto perchè le strade si trasformano in fiumi di fango.
Mare e spiagge a Watamu
Le spiagge di Watamu ti prendono il cuore. La sabbia è bianca e sottile e al punto da sembrare borotalco; l’acqua è limpida e cristallina.
La sua temperatura è talmente elevata (intorno ai 30 gradi) che ti invita a fare il bagno; sembra di essere in una enorme vasca da bagno.
Quindi sarebbero il luogo ideale dove rilassarsi e prendere il sole (attenzione, siamo all’Equatore e il sole picchia fortissimo, usate una protezione molto elevata); oppure potreste fare delle splendide passeggiate.
Vi siete accorti che ho usato il condizionale? Eh già, perchè spesso questa atmosfera idilliaca viene rovinata dalla presenza di fastidiosi beach boys che vogliono venderti di tutto.
Ti propongono di tutto: dai braccialetti alle statuine in legno, e soprattutto le escursioni. Il problema è che non si accontentano di un semplice no, a volte sono talmente insistenti che ti sfiniscono.
In più di una occasione, stufi della situazione, abbiamo lasciato la spiaggia e ci siamo rifugiati nel resort, al quale i beach boys non hanno accesso.
Ma a parte questa nota stonata, le escursioni da fare sono molte e tutte molto belle.
L’altra cosa da sapere è che la costa di Watamu è influenzata dalle maree: questo significa che in alcuni momenti la spiaggia potrebbe non essere balneabile; la marea infatti si ritira al punto che per fare il bagno dovrete camminare parecchio.
In queste occasioni, troverete solo delle delle piccole pozza d’acqua bollente, ma niente di più.
Per questo motivo, vi consiglio di prenotare una sistemazione che disponga di una piscina; in questo modo potrete fare il bagno anche quando la marea si ritira!
La prima volta, noi avevamo scelto il Twiga Beach Ora Resort, il più distante dal centro di Watamu; il resort non è molto grande, ma molto carino.
Per la nostra seconda volta invece, abbiamo preferito il Garoda Resort, più grande e lussuoso, e con una spiaggia strepitosa davanti!
Le più belle spiagge di Watamu
Il tratto di costa davanti a Watamu è uno dei migliori di tutto il litorale kenyota.
Ma ci sono alcune spiagge che sono diventate particolarmente celebri per la loro bellezza.
Esse sono:
– la spiaggia davanti al Garoda, anche conosciuta come Sardegna 2;
– Turtle Bay;
– l‘isola dell’Amore;
– Jacaranda Bay.
Potete effettuare escursioni in tutte queste spiagge tramite il resort dove alloggiate o rivolgendovi ai beach boys sulla spiaggia; in generale sono escursioni che durano l’intera giornata e di solito comprendono il pranzo.
Ma oltre alle escursioni sul mare, alla scoperta delle spiagge di Watamu, ci sono anche altre visite che vale la pena di fare.
Gita a Malindi
La visita a Malindi è un must, in generale dura una mezza giornata.
Abbiamo fatto una passeggiata e abbiamo trovato varie bancarelle che vendono di tutto, e abbiamo acquistato un paio di ananas da portare in Italia.
Una cosa che ci ha meravigliati moltissimo è stato un artigiano che fabbricava sandali di gomma usando copertoni vecchi.
Ma probabilmente la visita più bella è stata quella alla fabbrica del legno, dove abbiamo visto all’opera gli ebanisti che scolpivano ed incidevano il legno con grande maestria.
Rovine di Gede
Un’altra escursione immancabile è la visita alle rovine di Gede. Si trova a poca distanza da Watamu, circa una mezz’ora di macchina.
Si tratta di una antica città araba abbandonata senza un apparente motivo, immersa dalla foresta e i cui unici abitanti sono le scimmie.
C’è una grande colonia di cercopitechi, divise in famiglie e con una forte tendenza all’aggressività, al punto che alcune di esse portano dei nomi inquietanti, come Saddam Hussein o Bin Laden.
Prima di arrivarci, ci eravamo fermati sulla strada per acquistare delle banane da dare alle scimmie; se volete fare altrettanto, siate molto cauti perchè sono velocissime e ti strappano il cibo dalle mani.
Questa guida richiede sicuramente la presenza di una guida che vi spieghi la storia di questa città e la funzione dei vari edifici ancora esistenti.
Marafa Canyon e le cucine del Diavolo
Un’altra escursione molto popolare da Watamu è il Canyon di Marafa, che la gente del luogo chiama “le cucine del Diavolo”, a causa delle temperature elevatissime che si raggiungono nella zona.
Dista circa un’ora di strada da Malindi, procedendo in direzione nord-ovest. Si tratta di una depressione dove le rocce di arenaria rossa sono state scavate ed erose dal tempo, dalle piogge e dal vento. Il fascino del posto è dovuto alle forme di questi pinnacoli che, per certi versi ricordano il Bryce Canyon negli Stati Uniti,
Ma soprattutto è affascinante vedere come il colore della roccia cambi con il cambiare della luce; visitarlo alla luce del tramonto è veramente il top.
Gli abitanti del vicino paese di Marafa gestiscono l’attrazione e fanno da guida durante la visita; e sono loro che ci hanno raccontato la leggenda che avvolge questo luogo.
Pare che una ricca famiglia vivesse nei paraggi, allevando un numero incredibile di mucche da latte; la loro produzione era tale che essi utilizzavano il latte non solo per cibarsi ma anche per lavarsi e addirittura per lavare i panni.
Questo immane spreco fece infuriare Dio; egli mandò una terribile alluvione che uccise la famiglia e il loro sangue rese le rocce del colore che oggi vediamo.
Potete chiedere al vostro resort di organizzare l’escursione per voi, oppure potete rivolgervi ai tanti beach boys che bazzicano le spiagge di Watamu.
Safari Blue
L’escursione più lunga che abbiamo fatto è stato il Safari Blue, una lunga gita in barca.
Ci hanno portato in pullman in un posto dove l’acqua era limpida e trasparente e che chiamano “Sardegna 2” (il che è prova della massiccia presenza di italiani nella zona).
Da lì abbiamo preso la barca. Il programma è stato il solito: avvistamento dei delfini, le mangrovie, un pò di snorkeling, passaggio davanti ad una colonia di fenicotteri rosa.
La nostra barca aveva una parte del fondo trasparente ed era piacevole guardare di sotto, anche se non c’erano poi tanti pesci da vedere.
Pranzo su un’isoletta: tutto squisito, ci hanno addirittura servito un’intera aragosta.
Gianni ed una signora che abbiamo conosciuto al resort fanno un giro in canoa, mentre il marito della signora ed io subiamo l’assalto dei vari beach boys che cercano di venderci di tutto.
Visita all’orfanatrofio di Watamu
Ma l’escursione migliore è stata quella non programmata. Alcuni ospiti del resort volevano andare a trovare i bambini di un orfanatrofio nei pressi di Watamu di cui avevano sentito parlare e noi ci siamo aggregati.
Abbiamo fatto una colletta per comprare delle cose per i bambini, ci hanno consigliato di prendere del sapone, del riso, cose che possono davvero essere utili. Con quello che è avanzato abbiamo preso dei biscotti.
C’erano bambini di tutte le età, tutti con la stessa enorme voglia di amore e affetto, tutti i piccoli volevano essere presi in braccio e coccolati, i più grandi invece facevano di tutto per attirare la nostra attenzione. Una tenerezza enorme, tutti quanti!
Sicurezza in Kenya
Molti mi chiedono se il Kenya è un paese sicuro; diciamo che bisogna stare molto attenti e usare molta cautela perchè i locali, pur non essendo realmente pericolosi, tendono ad avere un atteggiamento ambiguo nei confronti dei visitatori.
Dal momento che ci considerano ricchi (e magari lo siamo se paragonati a loro), pensano che il turista europeo abbia degli obblighi nei nostri confronti; dobbiamo comprare oggetti e souvenir da loro anche se non ci piacciono perchè “loro devono mangiare”. Spesso mi è stato richiesto di regalare loro oggetti personali, come orologi, o telefono; e devo confessare che la cosa non mi è piaciuta.
Inoltre, la fregatura è sempre dietro l’angolo; dare loro dei soldi con la promessa di ricevere il resto, significa essere un illuso.
Ma la cosa che più mi ha lasciata perplessa è che, durante un paio di uscite dal resort di sera, per andare in qualche locale di Malindi, eravamo sempre accompagnati da una guardia armata; e sulla spiaggia, proprio all’ingresso del resort, abbiamo sempre visto dei soldati armati. Devo dire che questo è abbastanza inquietante.
A noi personalmente non è mai successo nulla di grave, tranne un paio di fregature che i beach boys ci hanno rifilato; ma devo dire che non mi sono mai sentita completamente tranquilla in Kenya, come è invece successo in altre destinazioni dell’Africa.
Spero di partire per una vacanza in Kenya a Novemnbre…grazie per i tuoi consigli e per le foto bellissime
Divertiti, sono sicura che il Kenya ti piacerà un sacco!
Il Kenya non è solo parchi sconfinati e pianure maestose ma anche luoghi paradisiaci come Watamu adatti per chi vuole fare vita da spiaggia e per chi ama vedere mare e anche altro come voi e come me. Che sogno!
Talmente bello che ci siamo stati due volte e ci torneremmo volentieri ancora!
Watamu sarà la meta delle mie prossime vacanze estive, spero che il caldo sia sopportabile!!!
Se ci vai d’inverno come abbiamo fatto noi il clima è gradevole, le temperature sono alte, ma è molto secco quindi si sta bene. Io ci tornerei subito!
Se è vero che il primo amore non si scorda mai, L’Africa ti entra davvero nel cuore e leggere articoli su questo paese è sempre una meraviglia
Mal d’Africa! Sono in crisi di astinenza e non vedo l’ora di ritornarci!
Il Kenya è uno di quei paesi che vorrei girare in lungo in largo. Dalle spiagge all’entroterra. Spero si possa tornare presto a viaggiare e nel frattempo sogno leggendo questo articolo e le vostre avventure.
Anche io vorrei tornare in Kenya; vorrei visitare i grandi parchi, soprattutto il Masai Mara e l’Aamboseli, dal quale il Kilimanjaro si vede meglio che in Tanzania!
Non so perchè ma io in Kenya mi sento un po’ a casa. Sono stata a Watamu solo una volta, mentre preferisco Malindi, forse perchè ho molti punti di riferimento e ormai qualche beach boys “fidato”. Purtroppo negli ultimi anni il Kenya si è impoverito parecchio e quindi la criminalità è aumentata. Ma ha sempre un posto speciale nel mio cuore.
Il Kenya è un paese bellssimo, nel quale sono stata due volte; però è uno dei pochi paesi in Africa in cui non mi sento del tutto tranquilla!