Sant’Anna di Stazzema e la sua dolorosa storia

Sant'Anna di Stazzema

Il minuscolo paese di Sant’Anna di Stazzema è la testimonianza di una ferita ancora aperta nella storia italiana recente. Visitarlo significa capire la sua dolorosa storia e, in parte, riviverla in prima persona. Significa soprattutto non dimenticare il brutale eccidio che ha reso famoso un piccolo e tranquillo borgo che altrimenti sarebbe rimasto completamente anonimo e sconosciuto.

Era da molto che volevamo visitare Sant’Anna di Stazzema, perchè avevamo letto molto sull’argomento e anche visto il film “Miracolo a Sant’Anna” diretto dal regista Spike Lee. Ma davvero non avremmo potuto immaginare la carica di emozioni che questa visita avrebbe provocato in noi: dolore, rabbia, sgomento e molto altro.

Ma quale è stato il tragico evento che ha colpito il paese rendendolo così tristemente famoso?

Targa commemorativa
Targa commemorative

La storia dell’eccidio

Sant’Anna di Stazzema era stato dichiarato zona bianca, ovvero un luogo dove i civili potevano vivere un’esistenza tranquilla e molti sfollati potevano trovare un porto sicuro dai pericoli della guerra. Ma questa parvenza di sicurezza si venne infranta brutalmente all’alba del 12 agosto 1944.

Tre compagnia di soldati tedeschi avevano avuto l’incarico di colpire il paese e coloro che vi risiedevano senza alcuna pietà. Una delle tre compagnie si piazzò a valle, per impedire qualunque via di fuga, mentre le altre due massacrarono brutalmente chiunque gli si parasse davanti. I nazisti però non erano soli, ma accompagnati da un gruppo di italiani, dei fascisti della zona che collaboravano con le SS.

Molti uomini fuggirono nei boschi che circondano il villaggio, ma quelli che rimasero vennero trucidati. Non si trattò di una azione militare, ma di un crudele massacro dove ben 560 persone persero la vita.

Una violenza ingiustificata, che ancora oggi resta senza una spiegazione, ma che lascia sgomenti e senza fiato. I bambini che vennero trucidati erano moltissimi: la più giovane aveva solo 20 giorni e si chiamava Anna Pardini.

In memoria di Anna Pardini
In memoria di Anna Pardini

La tragedia avvenne nella piazza davanti alla chiesa: le vittime vennero sterminate a colpi di mitragliatrice. Nel giro di tre ore, la popolazione di Sant’Anna di Stazzema era decimata, e il villaggio raso al suolo: gli edifici vennero vandalizzati e poi bruciati.

Probabilmente non si saprà mai la verità sull’accaduto; i nomi di coloro che ordinarono la strage o le motivazioni di un gesto così vile non verranno mai alla luce. Si dice che la distruzione del villaggio fosse in relazione all’appoggio che esso diede ai partigiani, ma questa sembra essere una ragione pretestuosa. In sostanza, l’eccidio di Sant’Anna è stato un atto di terrorismo, non un evento legato ad eventi militari e bellici. Ma la memoria dell’a strage resterà comunque nella mente di tutti, ed è giusto che sia così!

Dove si trova Sant’Anna di Stazzema

La Chiesa di Sant'Anna di Stazzema
La Chiesa di Sant’Anna di Stazzema

Sant’Anna di Stazzema si trova in Toscana, in provincia di Lucca. E’ una frazione del comune di Stazzema. Dall’alto dei suoi 650 metri di altezza sul livello del mare domina la valle sottostante. La vegetazione che la circonda è estremamente rigogliosa e, nei mesi estivi, assicura un’incredibile frescura. Nei mesi invernali, il clima è abbastanza rigido.

E’ situata all’interno del Parco delle Alpi Apuane, ma dal dicembre 2000 è stato istituito il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema a ricordo dell’eccidio e delle sue vittime.

Come arrivare a Sant’Anna di Stazzema

Arrivare al borgo non è affatto difficile. Innanzitutto dovrete raggiungere la Versilia. Da qui imboccate la Via Sarzanese e seguite le indicazioni per Sant’Anna. Dopo affronterete una strada collinare piuttosto tortuosa e non troppo larga, ma che offre un panorama spettacolare sulla valle sottostante. Per raggiungere la destinazione, impiegherete una mezz’ora. Una volta in cima, troverete un parcheggio, poi dovrete girare il borgo a piedi.

Cosa vedere a Sant’anna di Stazzema

L'interno della Chiesa di Sant'Anna di Stazzema
L’interno della Chiesa

Ma vediamo quali sono i punti di interesse all’interno o intorno al villaggio. Sono tutti legati alla triste storia dell’eccidio. Vederli con i vostri occhi vi emozionerà e sicuramente vi affascinerà.

La Piazza della Chiesa

La prima cosa che incontrerete è la piazza su cui si affaccia la piccola chiesa. Come vi ho già detto, la fucilazione degli abitanti del paese si verificò proprio qui. Per questo motivo essa è considerata come il simbolo dell’eccidio.

La chiesa risale al lontano 1500; purtroppo non si conoscono molte altre informazioni al suo riguardo, poichè esse erano contenute in alcuni documenti che andarono persi con l’incendio dell’Archivio Parrocchiale. Al suo interno vedrete dei bellissimi affreschi ma soprattutto targhe e decorazioni commemorative.

Dal 2007, la chiesa ospita anche l’Organo della Pace, una riproduzione fedelissima dell’organo che fu bruciato dai nazisti. Esso è stato donato da una coppia di appassionati di musica di Stoccarda.

L'ingresso del Museo della Resistenza
L’ingresso del Museo della Resistenza

Il Museo Storico della Resistenza

Il Museo Storico della Resistenza è ospitato all’interno di quelle che un tempo erano le scuole elementari del paese. Fu il Presidente della Repubblica Sandro Pertini ad inaugurarlo nel lontano 1982; fu poi ampliato e rinnovato nel 2007 e poi ancora nel 2013.

Il Museo è molto vicino alla piazza e la visita dura una ventina di minuti circa. E’ composto da due sale, una più grande ed una più piccola. Al loro interno troverete dei reperti che sono legati non solo alla strage, ma soprattutto alla vita quotidiana del piccolo paese prima che esso fosse colpito dalla tragedia. Vedrete dei filmati, ma soprattutto ho trovato commovente la presenza di oggetti appartenuti alle vittime, soprattutto i giocattoli dei bambini. Accanto al Museo troverete anche una piccola biblioteca.

Il Museo è aperto dal giovedì alla domenica dalle 9 del mattino alle 18. L’ingresso è gratuito.

La Via Crucis
La Via Crucis

La Via Crucis e l’Ossario

Proprio di fronte alla Chiesa vedrete un sentiero lastricato che viene chiamato Via Crucis. Si tratta di un percorso che si snoda attraverso il bosco fino in cima al Col di Cava, dove troverete il monumento che è diventato l’icona di Sant’Anna di Stazzema e il simbolo della sua storia: l’Ossario.

Il percorso non è particolarmente difficile, direi che in 20 minuti è possibile percorrerlo. Ma noi ci siamo preso il nostro tempo e ci abbiamo messo di più; infatti ci siamo fermati spesso per ammirare i tanti bassorilievi che decorano il lato destro del sentiero.

Il Monumento Ossario
Il Monumento Ossario

E infine eccolo, l’Ossario! E’ stato forse il momento più emozionante di tutta la visita! I resti delle vittime dell’eccidio riposano all’interno di questo monumento. Si tratta di una torre alta ben 12 metri, con quattro arcate. Molto commovente la statua di Vincenzo Gasperetti che si trova al centro del monumento, che raffigura una madre che tiene stretta a se la figlioletta. L’Ossario fu inaugurato nel 1948 e fu progettato da Tito Salvadori.

Dietro la torre, vedrete una lastra di marmo sulla quale sono incisi i nomi delle vittime, o almeno di coloro i cui resti furono identificati.

Il Cimitero

Il cimitero di Sant'anna di Stazzema
Il cimitero di Sant’anna di Stazzema

Non ha nulla a che fare con la strage, ed è sicuramente antecedente la data dell’eccidio. Ma è molto grazioso, il tipico cimitero di campagna, con le lapidi consumate dal tempo e dalle intemperie.

Peccato che il cancelletto d’ingresso fosse chiuso e quindi non fosse possibile entrare; ma mi è piaciuto ammirarlo da fuori e fargli qualche foto.

Dove mangiare a Sant’Anna di Stazzema

Statua nella Piazza della Chiesa
Statua nella Piazza della Chiesa

Se decidete di pranzare a Sant’Anna di Stazzema, non troverete un vero e proprio ristorante. Se vi accontentate, potete fermarvi in un negozio di alimentari che funge anche da bar, il nome è “Gamba Carlo” (che presumo sia il nome del titolare). Qui potete ordinare dei sandwich e dei panini. E’ proprio sulla piazza della chiesa, con una splendida terrazza da cui si gode una fantastica vista sulla valle.

Se invece volete un pranzo vero e proprio, allora dovrete scendere a valle. Il primo posto che incontrerete è a circa tre chilometri, si tratta della Trattoria da Luciano; qui potrete gustare l’ottima cucina tipica toscana.

Oppure, scendendo ancora di più, dovrete raggiungere il paese di Stazzema; qui la scelta si amplia, visto che i ristoranti e le trattorie sono molte di più.

Dove dormire a Sant’Anna di Stazzema

Panorama dall'alto
Panorama dall’alto

Da quello che abbiamo potuto vedere, non esistono hotel nel borgo. Se decidete di soggiornarvi, dovrete cercare un bed & breakfast nei paraggi, oppure un appartamento in affitto, magari su Airbnb. Personalmente, dal momento che la visita all’intero paese dura veramente pochissimo, vi sconsiglio di fare questa scelta, perchè non c’è nulla da fare alla sera e i servizi sono veramente limitati.

Nel caso, potete decidere di scendere verso la costa, dove troverete qualunque tipo di sistemazione, per qualunque gusto e qualunque budget.

Per tenervi aggiornati sugli eventi e le commemorazioni che si svolgono a Sant’Anna di Stazzema, potete consultare il sito ufficiale.

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24 Commenti A Sant’Anna di Stazzema e la sua dolorosa storia

  1. Salvatore SAmato ha detto:

    Essendo nato (1947) e cresciuto in Sicilia non ho avuto modo di trovarmi a confronto con storie della “liberazione” ritendo veramente “riprovevole” che di tutto questo non se ne parli ne nelle scuole ne nelle varie ricorrenze e “celebrazioni” della LIBERAZIONE che, secondo me, assumerebbe un valore superiore con la coscienza degli aspetti negativi di quanto vi è stato collegato!

    • Teresa ha detto:

      Non posso che essere d’accordo con te, è uno dei tanti aspetti della nostra storia recente che spesso vengono ignorati!

  2. Bru ha detto:

    Sono stata a Sant’Anna di Stazzema quando ero bambina, la sua storia mi aveva colpito molto, non ci sono più tornata, ma visto che non è tanto lontano dalla mia casa, quando tornerò in Italia ci voglio portare Mauro e i miei amici

    • Teresa ha detto:

      Mi pare un’ottima idea, sono certa che Mauro e gli altri apprezzeranno; e sono certa che anche tu, visto che non sei più una bambina, vedrai il paese con una consapevolezza del tutto diffferente!

  3. Paola ha detto:

    Non conoscevo né il luogo né la storia. Ho letto con molto interesse e credo sia molto importante non dimenticare un periodo così buio della nostra storia affinché non si ripeta. Sicuramente andrò a fare una visita, quando capiterò in zona.

    • Teresa ha detto:

      Visitare Sant’Anna significa sicuramente contribuire a tenere vivo il ricordo della tragedia che vi si è compiuta.

  4. Sara Slovely.eu ha detto:

    Quando sentii per la prima volta la storia di questo eccidio, ai tempi della scuola, fu per me come un pugno allo stomaco. Sinceramente non so se me la sentirei di visitare questo luogo. Ma è giusto che si sappia, che si continui a conservarne la memoria, affinché tali orrori non si ripetano più.

    • Teresa ha detto:

      Alcuni luoghi, come Sant’Anna di Stazzema, o i lager nazisti, sono davvero un pugno allo stomaco, per usare la tua espressione. Hanno un impatto emotivo incredibile, ma proprio per questo non devono essere dimenticati!

  5. Alessandra ha detto:

    Conoscevo più o meno la tragica storia legata a questo luogo, ma mi è piaciuto molto leggere il tuo articolo. Uccidere centinaia di persone in quel modo brutale, senza pietà e nemmeno “un motivo” fa venire i brividi. È giusto che se ne parli e che anche i più giovani possano continuare a ricordare.

    • Teresa ha detto:

      Vedere Sant’Anna di Stazzema, secondo me, è quasi un dovere morale nei confronti di tutte le povere persone che hanno perso la vita in un massacro senza senso!

  6. Lucia ha detto:

    Conosco la triste storia di questo piccolo borgo ma non ho avuto ancora modo di andarci. Credo che meriti veramente una visita se non altro per onorare le vittime dell’eccidio.

  7. Paola ha detto:

    Trovo che paesini che hanno subito questo tipo di avvenimenti rimangano sempre un po’ rinchiusi nella storia!
    Un fatto tragico, sicuramente

  8. Eliana ha detto:

    Sant’Anna di Stazzema rappresenta un luogo della memoria che merita di essere visitato almeno una volta nella vita così da apprendere un’importante lezione: non dimenticare. Come tutti i luoghi di memoria è inoltre fondamentale preservarli così che si pongano come monito per le generazioni future.

  9. Veronica ha detto:

    Sai che non conoscevo la storia dell’eccidio di questo borgo toscano? Ho rabbrividito nel leggere quello che accadde tanti anni fa e di cui si è insabbiata la verità. Una triste pagina di storia.

    • Teresa ha detto:

      Non sei la sola a non conoscere la storia di Sant’Anna di Stazzema, ed è un peccato perchè credo che gli avvenimenti che vi si sono svolti non vadano dimenticati!

  10. ANTONELLA ha detto:

    Molto toccante il tuo racconto, anche io ultimamente ho letto molto su questa storia e ad ogni anniversario mi vengono i brividi. Hai perfettamente ragiona a definire il massacro un atto di terrorismo, non ci sono altre ragioni per una strage di questa portata

    • Teresa ha detto:

      Come ho scritto nell’articolo è uno dei capitoli più vergognosi della storia italiana, e mi meraviglia il fatto che moltissima gente non conosca la storia di questo piccolo paese!

  11. Libera ha detto:

    Conosco la storia che purtroppo ha reso tristemente noto questo borgo, che finora non ho mai visitato . Ho visto anche il film , devo assolutamente andarci . Grazie per gli spunti .

    • Teresa ha detto:

      Penso che tutti noi abbiamo il dovere morale di andare a visitare questo piccoli borgo, per non dimenticare la sua triste storia!

  12. Luoghi come questo vanno visitati in punta di piedi e in rispettoso silenzio. Non ho ancora avuto modo di passare da questi territori ma spero di farlo nei prossimi week end autunnali.

    • Teresa ha detto:

      Se appena ne hai la possibilità, vacci perchè sono luoghi emozionanti e commoventi. Bisognerebbe visitare Sant’Anna almeno una volta nella vita!

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