Parco Nazionale di Yala nello Sri Lanka
Il Parco Nazionale di Yala è stata l’ultima tappa del nostro viaggio in Sri Lanka, ma sicuramente tra le più belle e coinvolgenti. Sarà perchè siamo innamorati della natura sarà perchè siamo appassionati di safari, ma ce la siamo goduta proprio tanto.
Una piccola precisazione è doverosa: qualsiasi safari in un parco asiatico non ha nulla a che fare con i safari africani. Intanto perchè la vegetazione è molto diversa, ma soprattutto per il tipo di animali che si possono avvistare.
Nel Parco Nazionale di Yala, così come nel Parco Nazionale di Chitwan in Nepal, incontrerete dei bufali molto diversi da quelli africani. Ci sono sicuramente gli elefanti in entrambi i parchi, ma sono differenti. E difficilmente riuscirete a vedere tutti i famosi “Big Five“.
Dove si trova il Parco di Yala
Il parco è situato nella zona sud-orientale dell’isola. La distanza dalle principali città non è eccessiva, per esempio dista 280 chilometri da Colombo, 215 da Kandy e la città più vicina è Galle, che dista 175 chilometri.
Considerando che lo stato delle strade non è eccellente, è impensabile pensare di fare una escursione in giornata. Il nostro consiglio è di arrivare il giorno prima e di pernottare in uno dei tanti hotel che si trovano nella zona. Inoltre, in questo modo potrete cominciare la vostra gita molto presto, visto che l’alba è l’orario migliore per avvistare gli animali.
Come raggiungere il Parco di Yala
Per chi effettua il tour dello Sri Lanka con un driver, raggiungere il parco non è un problema. Volendo, si può anche noleggiare un’auto, visto che questa è l’opzione più veloce.
In ogni caso, il parco è raggiungibile anche in autobus, il prezzo del biglietto da Galle costa abbastanza poco, intorno ai 12 euro. Ma la durata del viaggio è spaventosa, visto che si aggira intorno alle 9 ore circa.
Esiste anche la possibilità di spostarsi in treno, ma nè la durata dello spostamento nè il costo sono inferiori. In ogni caso, potete trovare informazioni su orari e prezzi sul sito delle Ferrovie dello Sri Lanka.
Dove dormire
Proprio nei pressi del Parco di Yala, esiste la piccola città di Tissamaharama. Qui troverete moltissimi hotel e resort nati abbastanza di recente, visto che la zona non è ancora particolarmente turistica. Ce ne sono per tutte le tasche ed alcuni sono abbastanza lussuosi.
Ma esiste anche la possibilità di alloggiare all’interno del parco in una piccolo campeggio che offre sia tende che bungalows. E’ tutto molto spartano, quindi questa sistemazione richiede un notevole spirito di adattamento. Ma da quello che mi hanno raccontato dei viaggiatori che avevano scelto questa soluzione, ne vale davvero la pena.
Attenzione però, perchè i posti sono davvero pochi e bisogna prenotare con molto anticipo. Inoltre, potete soggiornare per un numero di notti limitato, non più di tre.
Quando visitare il Parco di Yala
Il Parco Nazionale di Yala offre delle temperature molto gradevoli tutto l’anno, esse oscillano dai 26 ai 30 gradi. Quindi da quel punto di vista, una visita al parco è possibile sempre.
Ma il vero problema è l’arrivo del monsone che porta forti precipitazioni. Per questo motivo, sarebbe opportuno evitare di recarsi nel parco nei mesi di novembre e dicembre, anche se bisogna mettere in conto qualche acquazzone anche nei periodi di aprile – maggio.
Caratteristiche del parco
I locali parlano del loro parco definendolo come il luogo migliore dove fare un safari al di fuori dell’Africa.
Yala è un parco enorme, visto che la sua estensione è di 979 chilometri quadrati. Al suo interno troverete boscaglia ma anche zone lacustri. Il Parco è diviso in cinque aree, ma di queste solamente due sono accessibili al pubblico. Esse sono il Ruhuna National Park, e il Kumana National Park.
E’ stato uno dei primi parchi dello Sri Lanka a ricevere questo status nel 1938, ma già dal 1900 era considerato santuario della fauna selvatica.
Fauna del Parco di Yala
Ma veniamo alla fauna all’interno del parco e agli animali che si possono avvistare. Yala vanta un ecosistema con una alta densità di animali, e le varietà che si possono vedere sono parecchie.
I mammiferi
Ci sono ben 44 diverse specie di mammiferi; quella più facile da vedere è l’elefante, sia per il numero che per le dimensioni. Poi ci sono anche tantissime scimmie, soprattutto macachi; ma anche cervi, orsi, bufali e sua maestà il leopardo.
Il leopardo
Il leopardo merita un capitolo a parte, perchè il Parco Nazionale di Yala vanta una delle più alte concentrazioni di leopardi al mondo.
L’obiettivo della maggioranza dei visitatori è quella di avvistarne almeno uno, ma la cosa non è poi così semplice. Per vedere un leopardo ci vuole una buona dose di fortuna, perchè è un felino estremamente schivo e solitario. Non vive in branchi e rifugge la folla e la confusione.
Molto spesso dorme sugli alberi e addirittura porta le proprie prede sui rami per evitare che altri animali possano sottrargliele.
Noi abbiamo girato per un giorno intero a Yala senza riuscire a vederne uno, e posso dirvi che siamo rimasti molto delusi.
I volatili
Il parco, da questo punto di vista, è la gioia di qualunque appassionato di bird watching: infatti, nel parco sono presenti 215 specie registrate e ben sei di queste sono tipiche dello Sri Lanka.
Io ricordo di aver visto molti aironi, le gru e parecchi pavoni maschi che facevano la ruota. Ma ci sono anche dei piccioni, le aquile e l’ibis.
I rettili
Per quanto riguarda i rettili, se ne registrano ben 46 specie. Posso dire di aver visto una quantità impressionante di coccodrilli, sia nelle acque dei laghi che a terra. Alcuni erano davvero dei mostri, dalle dimensioni enormi.
Ci sono vari tipi di tartarughe marine, che depongono le uova sulle spiagge di Yala e soggiornano lì fino alla loro schiusa. Si conta anche un numero impressionante di serpenti, tra cui il cobra. Noi non ne abbiamo visti, e devo dire che questa è una fortuna, perchè non amiamo molto i serpenti.
Consigli per la visita
Innanzitutto, portate con voi acqua da bere perchè farà molto caldo, e ovviamente binocoli e macchina fotografica. Poichè le jeep che vi porteranno in giro per il parco sono scoperte, non è una malvagia idea portare anche un cappellino e gli occhiali da sole.
Potete prenotare il safari già prima della partenza ma volendo anche in loco, presso il vostro resort o presso qualche agenzia. In questo caso, avete anche una certa possibilità di contrattare sul prezzo.
Le jeep vi preleveranno presso il vostro hotel e, alla fine dell’escursione, vi riporteranno a destinazione. Potete scegliere tra l’escursione di una giornata intera o di mezza giornata. Vi consigliamo la prima, visto che questo vi da maggiori possibilità di vedere gli animali e soprattutto più chance di avvistare il leopardo.
Le guide normalmente si tengono in contatto tra loro via radio, quindi se qualcuno avvista il leopardo, tutti i veicoli all’interno del parco si precipitano nel luogo indicato. Preparatevi quindi ad una specie di rally, perchè gli autisti premeranno l’acceleratore a manetta e il loro stile di guida diventerà decisamente audace.
Per ogni altra informazione, potete consultare il sito ufficiale del Parco Nazionale di Yala.
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In questo viaggio avete fatto davvero delle foto da sogno. Complimenti! È una destinazione che merita davvero.
Per noi sono ricordi speciali, visto che era il nostro viaggio di nozze!
ciao Teresa leggendo il tuo articolo sono ritornata in Sri Lanka e ho visto con i tuoi occhi quello che io all’epoca non avevo potuto vedere.
Parchi naturali e animali rimane la mia tipologia di viaggio ideale
Peccato che tu non sia stata a Yala, è un parco molto bello e ci sono davvero tanti animali da vedere. Io ci tornerei volentieri 🙂
Il mio unico safari è stato in Kenya ed è stata una bellissima esperienza! Ho vissuto 6 anni in oriente, ho visitato alcuni parchi naturali, ma non mi è mai capitato di fare un safari. Penso forse perché in Cina e Thailandia non ci siano grandi possibilità di fare safari o, almeno, non le conosco io. Sri Lanka e Malesia invece mi fanno proprio pensare a tanti animali selvaggi!
A parte i safari in Africa, io ho fatto un safari in Sri Lanka e uno in Nepal. In Malesia non saprei perchè non ci sono ancora stata, ma spero di andarci presto!
Poter fare un safari nei parchi naturali asiatici e africani è un sogno che coltivo da tutta una vita! Io opterei per l’utilizzo del driver almeno così può condurci nelle strade più sicure e ci può raccontare la storia della creazione del parco con qualche aneddoto speciale.
E soprattutto, mentre il driver fa il suo dovere, tu puoi gustarti il panorama in tranquillità!
Peccato per il leopardo però mi pare che il safari sia stato comunque magnifico con una natura bellissima e rigogliosa e tantissimi animali, anche se diversi da quelli che si possono incontrare in Africa. I coccodrilli mi spaventano e mi attirano allo stesso tempo, hanno un’aria preistorica e terribile!
Malgrado la delusione per non aver visto il leopardo, è stata comunque una bella esperienza. Per quanto riguarda i coccodrilli, sono d’accordo con te, sono spaventosi!
Mi dispiace che non siete riusciti a vedere il leopardo ma si sa, i felini sono schivi ed elusivi e quindi è difficile vederli a prescindere. Sarebbe un parco adattissimo a me date le numerose specie di uccelli: starei delle ore solo a cercare quelli!
Effettivamente non vedere il leopardo è stata una delusione, perchè tra gli animali della savana è il mio preferito; ma poi ci siamo rifatti alla grande in Africa.
L’ho visto quando sono stata in Sri Lanka ma non sono riuscita a vedere molti animali, non sono stata molto fortunata ma come dici tu un’altra cosa i safari africani!
E comunque non ci dimentichiamo che la riuscita di un safari dipende moltissimo dalla fortuna!
Sono stata anche io in questo parco! Bellissimo, anche se i safari a cui siamo abituati in Africa sono molto diversi. In ogni caso, si vedono animali diversi in un habitat verdissimo. È stato un safari molto piacevole, prima di dirigerci verso le piantagioni.
Noi abbiamo fatto il giro contrario; quando siamo arrivati a Yala avevamo già visitato le piantagioni del te!
Mi piacerebbe tantissimo visitare un parco del genere e poter vedere questi animali non vivere in cattività ma nel loro habitat naturale, chissà che possa andarci con un mio amico srilankese 🙂
Spero proprio che tu riesca andare in Sri Lanka a vedere questa bellissima terra e, tra le altre cose, anche il Parco di Yala, perchè merita davvero!
Che spettacolo di posto! Noi abbiamo un sogno nel cassetto – chissà se riusciremo mai ad esaudirlo: un vero e proprio safari in Africa. Ma anche qui in Sri Lanka non mi sembra male! Cappello e crema da sole obbligatorio per noi .. 🙂
I safari in Africa sono tutta un’altra storia; ma se sei in Sri Lanka, non puoi assolutamente perderti una giornata in questo parco!
Non sapevo che anche in Sri Lanka ci fosse la possibilità di fare delle specie di “safari”. Credo sia molto poter pernottare all’interno del parco, so che di solito alcuni animali si lasciano avvistare la sera con maggiore facilità.
Io ho fatto l’esperienza di pernottare all’interno di un parco nel Serengeti ed è stato una favola; ma penso che anche nel Parco di Yala debba essere entusiasmente!
quanto ci piacerebbe fare un esperienza simile. Mia figlie ne rimarrebbe estasiata. Non vedo l’ora di riprendere per lo meno a progettare viaggi sognanti come questi, in attesa di poterli intraprendere!
Anche io come te continuo a sognare viaggi, ma fino a che la situazione non si sarà chiarita non oso programmare nulla, speriamo bene!
Figurati noi con una bambina piccola..non ce la sentiamo proprio di rischiare. E comunque dovremmo sempre stare con la mascherina, fare attenzione alle mani, che non Si tocchi gli occhi e il viso in generale. Non è semplice. Non ce lo godremmo per nulla. Aspetteremo tempi migliori.
Mi pare la soluzione più ragionevole!