L’esercito di Terracotta, l’ottava meraviglia del mondo

Esercito di Terracotta

L’Esercito di Terracotta è considerato all’unanimità come l’ottava meraviglia del mondo; e tra tutte le attrazioni offerte dalla Cina (e non sono poche, vista l’estensione territoriale del paese) è secondo solo alla più famosa Grande Muraglia Cinese. Per la sua bellezza e imponenza, è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.

Per questo motivo, se state organizzando un viaggio in Cina, vi consiglio di inserirlo tra le tappe imperdibili, come del resto fanno centinaia di migliaia di visitatori cinesi e da tutto il mondo.

Arrivo all'Esercito di Terracotta
Arrivo all’Esercito di Terracotta

Dove si trova l’Esercito di Terracotta

L’esercito di Terracotta si trova ad una trentina di chilometri da Xi’an, nel distretto di Litong. A partire dal momento in cui questo stupefacente monumento è stato ritrovato, la città ha avuto un sorprendente sviluppo dal punto di vista turistico.

I visitatori, normalmente, soggiornano almeno una notte in questo centro urbano per poter visitare l’Esercito; ed è in effetti la soluzione migliore da un punto di vista logistico. Inoltre, vale la pena di dare un’occhiata a Xi’an perchè è molto bella e ricca di attrazioni storiche e culturali. Se volete sapere cosa potete vedere a Xi’an, date un’occhiata a questo articolo.

In realtà, sarebbe possibile raggiungere questa zona in aereo sia da Pechino che da Shanghai, ma è uno sbattimento pazzesco, oltre che una gran perdita di tempo; quindi è una soluzione non troppo consigliabile. Anche la soluzione del treno è poco felice, anche se la Cina vanta dei mezzi ferroviari da fare invidia a molti stati.

La fossa numero 1
La fossa numero 1

La storia e la leggenda

La storia di questo famoso monumento è molto particolare; per secoli esso è rimasto sepolto e quindi sconosciuto a tutti.

La costruzione

Qin Shi Huang è il nome dell’imperatore che volle la costruzione di questo monumento titanico. E’ uno dei sovrani più importanti e conosciuti della storia della Cina, perchè durante il suo regno egli riuscì a unificare molte delle province che costituiscono lo stato odierno. E’ lo stesso ad aver avviato la costruzione dell’imponente Muraglia Cinese.

Egli volle essere sepolto in un mausoleo che gli garantisse l’immortalità e che è situato a poca distanza dall’Esercito; il luogo della sua sepoltura è un tumulo di terra avvolto dal mistero. La leggenda dice che era estremamente fastoso, decorato con perle e rame.

Non contento, l’imperatore volle che fosse creato un esercito poderoso che lo accompagnasse nell’al di là e che proteggesse le sue spoglie mortali per l’eternità.

La costruzione del mausoleo e dell’esercito richiese un lasso di tempo decennale, circa 40 anni; e l’impresa richiese il lavoro di oltre 800.000 uomini. Ovviamente, costoro erano schiavi costretti a lavorare in condizioni spaventose.

Tutto questo, si verificò intorno al 3° secolo AC; poi dell’Esercito di Terracotta non si seppe più niente fino al 1970.

Esercito di Terracotta
Guerrieri

La scoperta

Fu proprio in quell’anno che un contadino, intento a coltivare le sue terre, trovò degli strani cocci. Non era la prima volta che succedeva, visto che altri reperti erano stati individuati negli anni, ma questi erano particolari poichè ricordavano delle forme umane.

Il contadino, sfidando le superstizioni dei suoi concittadini che temevano le ire dei loro dei, trasmise la notizia alle autorità cinesi che si mobilitarono subito. Una delegazione di archeologi da Pechino raggiunse immediatamente l’area e, con grande stupore, scoprirono questa meraviglia.

Naturalmente l’impresa di dissotterrare l’esercito non fu così semplice nè così immediata. Ci vollero anni di duro e sapiente lavoro per riportare alla luce l’esercito; e l’impresa non è ancora del tutto terminata. Ma il risultato è sbalorditivo.

L’Esercito di Terracotta

E’ composto 6000 statue, anche se si presume che l’opera sia composta da 8000 elementi; quindi ne mancherebbero ancora 2000.

Le statue sono distribuite in 4 fosse, anche se la quarta è praticamente vuota, mentre la più importante e scenografica è la numero 1. Le statue sono più alte di una figura umana in carne ossa e il loro peso si aggira sui 150 chili; in realtà la parte superiore è cava, mentre la base è piena, per garantire equilibrio.

Quanto all’altezza, bisogna distinguere tra le figure inginocchiate e quelle in piedi; le prime arrivano a toccare 120 centimetri, le seconde invece sono sui due metri. Pare che un tempo le statue fossero dipinte, ma le traversie che le hanno coinvolte e il tempo hanno fatto sparire qualunque tipo di colorazione.

Oltre alle statue dei guerrieri, è possibile ammirare anche cavalli, dotati di finimenti, e carri. A questo proposito, vi consiglio di visitare anche la Sala dell’Esposizione dei Carri di Bronzo.

Statue dei guerrieri
Statue dei guerrieri

Le categorie dei guerrieri

Quello che soprattutto sorprende, è che i guerrieri non sono tutti uguali, ma soprattutto è che essi rappresentano una diversa categoria che è distinguibile in base alla posizione, l’acconciatura dei capelli e l’abbigliamento.

Tutti i guerrieri mostrano una posizione statica; solo gli arcieri hanno una posizione diversa, visto che imbracciano le loro armi. Gli ufficiali di grado superiore si distinguono dalla posizione delle mani, che sono giunte, quasi fossero in preghiera.

Le statue che rappresentano la fanteria hanno i capelli raccolti in una crocchia proprio in cima alla testa; una specie di cuffia contraddistingue i cavalieri. Anche gli ufficiali portano un copricapo, che è allacciato sotto il mento.

Infine, per quanto riguarda l’abbigliamento, il rango dei guerrieri può essere individuato dalla punta delle calzature che può essere quadrata oppure no; dalla presenza di una corazza più o meno pesante; da una tunica.

Al momento della costruzione, i guerrieri reggevano vere e proprie armi di metallo; esse furono però rubate durante i vari saccheggi che seguirono la caduta della dinastia.

Le fosse

Le statue dei guerrieri
Le statue dei guerrieri

Come ho già detto, il Museo dell’Esercito di Terracotta è costituito da 4 fosse. La fossa numero 1 è la più grande di tutte e in genere la più affollata da visitatori e turisti. Si ritiene che al suo interno ci fossero ben 6000 statue, ma quelle che si vedono in esposizione sono solo 2000.

Le statue sono sistemate in nove lunghe e ordinate file, divise da barriere di terra battuta. Tutti i guerrieri sono rivolti verso est, tranne quelle dei corridoi esterni che sembrano voler proteggere i compagni da eventuali attacchi.

La fossa numero 2 è stata scavata nel 1976 ed è ben più piccola, visto che misura solo 6000 metri quadrati, contro gli oltre 14000 della fossa numero 1. Anche qui, le statue dei guerrieri sono disposte in file.

La più piccola delle fosse è la numero 3, all’interno della quale è esposto un carro da guerra trainato da 4 cavalli e circondato su ogni lato da guerrieri. Questa volta però si tratta di ufficiali di alto rango, come dimostra l’armatura da essi indossata.

La quarta fossa è vuota, non ancora allestita. Quindi non c’è nulla da vedere anche se essa è comunque aperta al pubblico.

Come organizzare una visita all’Esercito di Terracotta

Quando andare

L’Esercito di Terracotta può essere visitato in qualunque periodo dell’anno; le condizioni climatiche non influenzeranno la vostra vista visto che essa si svolgerà per la maggior parte al chiuso e al coperto.

Evitate però il periodo delle ferie dei cinesi, quindi agosto e le ricorrenze come la Festa Nazionale, che va dal 1 al 7 Ottobre, e la Festa dei Lavoratori dal 1 al 3 Maggio. E’ in questi periodi infatti che troverete una folla incredibile di cinesi che si recano a visitare uno dei monumenti più prestigiosi della loro terra.

Panorama dell'Esercito
Esercito di Terracotta

Come arrivare all’Esercito di Terracotta

Potete organizzare la visita appoggiandovi ad una agenzia locale, o anche al desk del vostro hotel. La scelta è tra un tour privato ed uno di gruppo. Sicuramente il primo è più costoso, ma in questo modo potrete avere una certa indipendenza di movimento e soprattutto una guida personale e professionale che vi illustrerà il monumento.

Inoltre, scegliendo il tour di gruppo, sarete sicuramente accompagnati a visitare una fabbrica moderna di statue dove potrete acquistare dei souvenir. A noi è capitato, ed è stata una inutile perdita di tempo.

Volendo, è possibile anche raggiungere l’Esercito in taxi o con i mezzi pubblici, e poi effettuare la visita in autonomia. La cosa però non è proprio così semplice perchè il taxi è molto costoso, mentre l’utilizzo dei pullman potrebbe risultare difficoltoso. Infatti non esiste un pullman che vi porti diretti a destinazione, quindi una volta scesi dovrete scarpinare seguendo poche indicazioni scritte in cinese.

In ogni caso, se proprio decidete di prendere il pullman, dovete prendere l’Autobus Turistico 5 (306) che parte dalla stazione ferroviaria di Xi’an (East Square). Il colore dell’autobus che dovete prendere è verde. Per vedere l’Esercito di Terracotta dovrete scendere all’ultima fermata, cioè la dodicesima. Il prezzo del biglietto è di 7 yuan e potete acquistarlo direttamente sul pullman.

Cose da evitare durante la visita

Cercate di arrivare piuttosto presto al mattino, prima che arrivino i grossi bus turistici; in questo modo potrete gustarvi il museo in modo più tranquillo.

Troverete vari negozi di souvenir all’interno del museo, vi sconsigliamo di acquistare perchè sono molto costosi. Troverete gli stessi oggetti a Xi’an a prezzi decisamente inferiori.

All’ingresso, troverete molti locali che si presenteranno come guide e si offriranno di accompagnarvi durante la visita; meglio lasciar perdere, perchè parlano un inglese stentato e molte delle informazioni che vi daranno sono errate. molto meglio prendere una audioguida alla biglietteria.

I bagni sono sia all’interno del museo che all’esterno; i primi sono gratuiti mentre i secondi sono a pagamento. Le toilette non sono molto pulite e per spesso sono prive di carta igienica; quindi attrezzatevi con fazzoletti di carta e Amuchina. E non sorprendetevi se passerete davanti alle toilette con la porta aperta e vedrete sorridenti cinesi che espletano i loro bisogni.

Infine, capita di trovare dei contadini che cercheranno di vendervi libri autografati; essi sostengono di essere tra gli scopritori dell’Esercito, ma naturalmente è una fregatura.

Esercito di Terracotta
Dettaglio delle statue

Curiosità sull’Esercito di Terracotta

Innanzitutto, stiamo parlando del più grande complesso tombale al mondo. Anche se di fatto non ci sono tombe, il Museo dell’Esercito di Terracotta si può considerare come un’estensione del mausoleo dell’Imperatore Qin Shi Huang.

Abbiamo detto che il rango dei guerrieri può essere dedotto dall’abbigliamento e dai copricapi; ma se osservate da vicino e una ad una, le statue rivelano una sorpresa sbalorditive. Sono diverse tra loro per le fisionomia. Quindi ci sarebbero da fare i complimenti sia a chi ha ideato il progetto sia a chi lo ha realizzato.

Una cosa piuttosto macabra riguarda la inesauribile mania dell’Imperatore riguardo all’immortalità. Egli scelse con cura i compagni che dovevano stargli vicino durante il viaggio verso l’aldilà; a questo scopo furono uccisi dei servi, dei notabili, degli ufficiali che dovevano essere sepolti accanto a lui.

Non tutte le statue sono realizzate in terracotta; sono stati ritrovati alcuni elementi in bronzo. Oltre ai due famosi carri, sono state rinvenute anatre, cigni e gru.

Un’altra informazione inquietante riguarda il segreto che avvolgeva l’esercito; la leggenda dice che, una volta completato il lavoro, tutti coloro che vi avevano lavorato vennero sepolti vivi per impedire che divulgassero l’esistenza di questo capolavoro.

Infine, tutti gli operai erano sotto la direzione di un capomastro che firmava la base delle statue con il proprio nome. Così era semplice risalire al colpevole in caso di statue difettose (e non oso pensare quale potesse essere la punizione per lo sventurato).

Statue
Esercito di Terracotta

Mostre in Italia: l’Esercito di Terracotta a Napoli e Milano

La fama dell’Esercito di Terracotta ha ormai varcato tutti i confini; per agevolare tutte le persone che vorrebbero ammirarlo ma non possono recarsi nella lontana Cina, vengono spesso organizzate delle mostre in Italia.

Tra le città che hanno organizzato delle esposizioni dobbiamo citare Napoli e Milano, ma sicuramente la mostra più bella è stata quella che si è tenuta nel 1919 presso la Reggia di Caserta. E’ stata la più imponente esposizione mai realizzata in Occidente con reperti autentici provenienti dal mausoleo di Qin Shi Huang.

Esercito di Terracotta
Esercito di Terracotta

Per ogni altra informazione, potete consultare il sito ufficiale dell’Esercito di Terracotta.

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33 Commenti A L’esercito di Terracotta, l’ottava meraviglia del mondo

  1. Claudia ha detto:

    Trovo che siano tremendamente affascinanti ed inquietanti allo stesso tempo…Sinceramente ero a conoscenza che erano state seppellite delle persone uccise per accompagnare il sovrano nell’aldilà, ma non sapevo fossero così antiche queste statue e che fossero state scoperte così recentemente

    • Teresa ha detto:

      Pur essendo costruite tantissimo tempo fa, le statue dell’Esercito sono state ritrovate solo di recente. Ed è vero che sono un pò inquietanti!

  2. Elisa ha detto:

    Bellissimo l’esercito di terracotta, i miei genitori, che sono stati in Cina qualche anno fa mi hanno mostrato bellissime foto! Spero di poterlo ammirare anche io dal vivo uno di questi giorni!

    • Teresa ha detto:

      Ti garantisco che, per quanto belle siano le foto, non rendono assolutamente l’idea di questo capolavoro. Se ne hai la possibilità vai a vederlo tu stessa e te ne renderai conto!

  3. Marina ha detto:

    Anche noi siamo stati a Xi’An esclusivamente per l’esercito di terracotta e devo dire che tolta la prima fissa le altre non cj hanno entusiasmato molto
    Nel complesso consiglio veramente a tutti una visita

    • Teresa ha detto:

      Sicuramente il top della visita è proprio la prima fossa; non per niente è la più affollata e caotica.

  4. Dani ha detto:

    L’Esercito di Terracotta mi ha sempre affascinata, una vera meraviglia artistica. Spero di poterlo vedere, deve essere un’esperienza magnifica, da non perdere.

    • Teresa ha detto:

      Ti garantisco che vedere l’Esercito di Terracotta è una esperienza che davvero ti prende il cuore, va al di là di ogni più rosea aspettativa!

  5. Wow ma che meraviglia e quante curiosità.
    Non sapevo molto sull’Esercito di Terra Cotta ma ne sento spesso parlare
    Qua a Milano c’è la Mostra, ho sempre pensato di andarci…magari faccio un salto!
    Ottimi consigli, soprattutto per quando andare per evitare la folla!!

    • Teresa ha detto:

      Se ne hai la possibilità, vai a visitare la mostra di Milano; ovviamente non è la stessa cosa che vedere l’Esercito al completo in Cina, ma meglio che niente!

  6. Claudia ha detto:

    Ammetto che la Cina non è proprio tra le mie priorità di viaggio, ma i miei suoceri hanno visto l’esercito di terracotta e ne sono rimasti assolutamente estasiati!

    • Teresa ha detto:

      Anche io non pensavo di visitare la Cina, ma poi tra le cose che ho letto e le foto che ho visto ho deciso di andare a visitarla e davvero non me ne sono pentita!

  7. Michela ha detto:

    Deve essere uno spettacolo poterlo ammirare dal vivo! Io non ho mai avuto la possibilità di poterla visitare dal vivo

    • Teresa ha detto:

      In effetti, per quanto le foto possano essere belle e ben fatte, non rendono minimamente l’idea di quello che è l’Esercito di Terracotta!

  8. Helene ha detto:

    L’Esercito di Terracotta mi ha sempre affascinato e difatti è una di quelle opere che vorrei vedere almeno una volta nella vita. E’ incredibile il dettaglio delle statue e di come si diversifichino l’una dall’altra pur con un numero così enorme di pezzi.
    Che fortuna averlo visto dal vivo.

    • Teresa ha detto:

      Si, ci riteniamo davvero fortunati; con un viaggio solo siamo riusciti a vedere tante cose bellissime, tra cui l’Esercito e la Grande Muraglia!

  9. ERMINIA SANNINO ha detto:

    Sembrano assomigliare davvero ad ogni componente reale dell’esercito dell’imperatore, se mai ne avesse uno così numeroso all’epoca. La domanda che uno si può porre è: aveva davvero paura di andare da solo nell’aldilà? o voleva arrivarci e trionfare anche da quelle parti? Non lo scopriremo mai, però ha lasciato sicuramente una grande eredità.

    • Teresa ha detto:

      Sicuramente non voleva andarci da solo e voleva arrivare da trionfatore, visto che fece uccidere molti importanti personaggi che lo accompagnassero nel viaggio nell’aldilà. Una vera barbarie!

  10. ANTONELLA ha detto:

    Mi ha sempre affascinato questo esercito che doveva proteggere e accompagnare l’Imperatore nel suo lungo viaggio nell’aldilà. Le statue sono bellissime e sono incredibili le espressioni e i particolari. Immagino che sia stato davvero emozionante vedere dal vivo quelle file di statue alte più di un uomo

    • Teresa ha detto:

      Sicuramente è stato molto emozionante; peccato solamente per la folla che c’era e che ha reso complicato fare delle foto decenti.

  11. Lucy ha detto:

    Quando vivevo a Melbourne, erano stati portati in mostra una quindicina di esemplari dall’esercito. Solo che costava un sacco di soldi la mostra, oltre ad avere sempre la coda, e così ho rinunciato. Francamente tornando indietro farei una scelta diversa però 😅 Vedere tutto l’esercito dev’essere incredibile!

    • Teresa ha detto:

      So che spesso fanno mostre di questo tipo, e so che sono spesso prese d’assalto. Posso garantirti però che vedere alcune statue è ben diverso dal vedere tutto l’insieme.

  12. Ho sentito parlare per la prima volta di questa meraviglia proprio da una blogger che un paio di anni fa aveva visitato il sito. Già allora ero rimasta incantata dai particolari delle statue e dal fatto che le statue non fossero tutte uguali tra loro. Chissà che abilità e che pazienza sono state necessarie.
    Non conoscevo i particolari macabri: mi viene la pelle d’oca al pensiero che tutti quelli che vi hanno lavorato possano essere stati sepolti vivi.

    • Teresa ha detto:

      In effetti l’Esercito meriterebbe il titolo di meraviglia del mondo; vederlo dal vivo è stato per noi un’emozione unica. Però il costo di vite umane è stato incalcolabile.

  13. valeria ha detto:

    Un vero spettacolo, soprattutto pensando che la loro realizzazione risale a tantissimi secoli fa. Quello che mi colpisce è la somiglianza impressionante e la cura nella manodopera. Come da te citato nell’articolo, qualche anno fa ho assistito alla mostra a Napoli.

    • Teresa ha detto:

      La mostra di Napoli, così come quella di Milano, sono un’ottima occasione per avere una vaga idea di quello che è l’Esercito. Ma vedere tutte le statue insieme è tutta un’altra storia!

  14. Eliana ha detto:

    Ma che spettacolo! Questo è sicuramente un luogo che vorrei visitare se andassi in Cina! La sua fama lo precede e la meraviglia di questo immenso patrimonio è davvero tanta! Chissà che emozione vederlo dal vivo!

    • Teresa ha detto:

      E’ proprio così: per quanto si possano aver visto foto o documentari sull’Esercito, vederlo dal vivo nella sua grandiosità ti toglie il fiato.

  15. Oddio, certo che erano davvero persone perfide! Seppellire vivi i lavoratori e portare nell’aldila la propria servitù è da psicolabili! Comunque ci hanno lasciato davvero un patrimonio artistico e culturale pazzesco, difficile da imitare ai nostri giorni. La precisione nelle riproduzioni è sbalorditiva.

    • Teresa ha detto:

      Quando la guida ci ha raccontato degli schiavi sepolti vivi e dei notabili uccisi per accompagnare l’Imperatore nel grande viaggio, anche io sono rimasta assolutamente inorridita!

  16. Marina ha detto:

    Ancora mi mangio le mani per non essere riuscita a visitare la mostra di Milano!
    L’esercito di terracotta è una meraviglia del mondo antico, c’è poco da fare. È buffo pensare che fosse destinata alla segretezza eterna e invece oggi è uno dei luoghi più noti del pianeta…

    • Teresa ha detto:

      Io credo che vedere l’Esercito di Terracotta dal vivo sia una esperienza neanche paragonabile al vederlo in una mostra. Ma è sempre meglio che niente. In ogni caso, ti auguro di riuscire ad andare in Cina una volta o l’altra e di toglierti questa soddisfazione.

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