La città fantasma di Fatehpur Sikri

La città fantasma di Fatehpur Sikri

La citta fantasma di Fatehpur Sikri è situata nel nord dell’India. Come tutte le città abbandonate ha un fascino particolare, ispirano una sensazione di tristezza per qualcosa che è andato perduto.

Quando l’abbiamo visitata noi, il suo mistero era accentuato da una fitta nebbia umida che fortunatamente si è sollevata con il passare delle ore. Aggirarci tra questi splendidi edifici ancora magnificamente conservati è stata una esperienza unica.

La città fantasma di Fatehpur Sikri
La città fantasma di Fatehpur Sikri

Dove si trova la città fantasma di Fatehpur Sikri

La citta fantasma di Fatehpur Sikri si trova nello stato dell’Uttar Pradesh, più precisamente nel distretto di Agra. In generale, i turisti la visitano dopo aver visitato il Taj Mahal e dirigendosi alla volta di Jaipur, la capitale del Rajasthan, o facendo il percorso contrario.

Come arrivare

E’ possibile raggiungerla in treno partendo da Jaipur, il costo del biglietto è di circa 700 rupie, ma la durata del viaggio supera le 4 ore, anche se la distanza reale tra i due punti è di soli 180 chilometri. Questa è la soluzione più economica, ma certamente la più scomoda.

Se scegliete di recarvi a visitare la citta fantasma di Fatehpur Sikri in autobus, ci arriverete in poco più di tre ore partendo da Jaipur. Il prezzo aumenta fino ad un migliaio di rupie.

Se come noi avete un driver, l’auto è sicuramente la soluzione migliore. Il nostro autista ci ha lasciati nel parcheggio e abbiamo dovuto proseguire a piedi per poche centinaia di metri. Nota pittoresca: il parcheggio era pieno di pullman di visitatori locali, di mucche (ma questo in India è normale) e di maiali, grossi, grufolanti e innocui.

In una piazzola abbiamo trovato dei pullman piuttosto disastrati che per poche rupie ci hanno portati all’ingresso della città abbandonata. Qui siamo stati abbordati da tantissime persone che si offrivano come guide, dicendo che, visto che l’ingresso è gratuito, potevamo utilizzare i soldi risparmiati pagando una guida.

Non abbiamo accettato la loro offerta perchè il driver ci aveva raccomandato di non farlo. Il prezzo richiesto era infatti molto caro, ma soprattutto non si tratta di guide professioniste, ma di persone che cercano di guadagnarsi la giornata improvvisando.

Pachisi Court
Pachisi Court

La storia della città fantasma di Fatehpur Sikri

La città fu costruita per volontà di Akbar il Grande, uno dei più importanti imperatori Moghul della storia dell’India. Egli regnò con saggezza e a lui va il merito di aver ampliato i confini del suo regno. Non era un uomo colto, visto che era salito al trono in giovanissima età, e non aveva potuto dedicarsi agli studi.

Egli si rese conto che una delle priorità del suo popolo era la tolleranza religiosa. Sposò tre donne di religioni diverse, ma, con suo grande disappunto, sembrava che nessuna delle tre riuscisse a dargli un erede.

A questo punto decise di consultare Sheikh Salim Chisti, un santone che viveva nel villaggio di Fatehpur. Questi fece una profezia e disse all’imperatore che una delle sue mogli stava per dargli un figlio. Quando questo accadde, Akbar decise di erigere una città in onore del santone: nel 1570 nacque Fatehpur Sikri.

Ma pochi anni dopo, nel 1585, la capitale venne trasferita a Lahore; fu così che iniziarono il decadimento e l’abbandono. Qualcuno dice che questa scelta fosse dovuta a motivi militari, visto che l’esercito era di stanza in quella zona. Ma non si esclude che l’abbandono della città sia stato dovuto alla carenza di acqua. Qualunque sia stato il motivo, Fatehpur Sikri divenne nel giro di pochi anni una città fantasma.

La città fantasma di fategpur Sikri
La Moschea

La visita di Fatehpur Sikri: cosa vedere nella città fantasma

E arriviamo alla visita di Fatehpur Sikri, questa città talmente bella che l’Unesco l’ha dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Essa viene anche conosciuta come “città rossa” a causa del colore della arenaria rossa con cui essa è costruita. Del resto, ci sono altre strutture di questo colore in India, dal Forte Rosso di Delhi a quello di Agra.

Non esistono guide cartacee che spieghino adeguatamente quella che in passato fu la funzione dei singoli edifici. Ma fortunatamente ognuno di essi è contrassegnato da una targa con una descrizione in inglese e hindi che aiutano molto ad orientarsi.

L'ingresso laterale della Moschea
L’ingresso laterale della Moschea

Il Palazzo Reale

La prima parte della città che si incontra è chiamata genericamente “palazzo reale”; questo perchè è formata dagli edifici frequentati dal re, dalla sua famiglia e dai suoi notabili.

Il Palazzo di Birbal è uno dei primi che si visitano; questi era uno dei ministri preferiti dal re. E’ costituito da due piani; il primo ospita quattro stanze che sostengono due stanze del piano superiore e alcune terrazze. La caratteristica che rende il palazzo molto particolare è che le stanze sono disposte in modo tale che, in qualunque momento della giornata, c’è una stanza in ombra.

Non lontano, troverete le Lower Haramsara; apparentemente sono delle stalle, ma in realtà si tratta delle stanze della servitù,

Corte Pachisi è un ampio cortile; era il centro della vita politica e culturale della città. La cosa che colpisce di più è la Anup Talao, una ampia piscina, la cui funzione però era solo ornamentale, e non veniva effettivamente utilizzata per fare il bagno. Sulla Pachisi Court si affacciano vari edifici.

Innanzitutto troviamo la Casa di Maryam, cioè la residenza della moglie di Akbar, quella che lo rese padre. Era stato strutturato con l’idea di mantenere al massimo la sua privacy; è l’unico dei palazzi dove si vedono ancora gli affreschi originali

Il Panch Mahal è il palazzo dove le altre mogli trascorrevano le loro giornate; visto che sembra essere stato molto fresco, offriva refrigerio dalla calura in estate.

La Diwan-i-Khass e la Diwan-i Am erano le sale dove il re teneva le udienze, rispettivamente quelle private e quelle pubbliche. La prima è un edificio a base quadrata, decorata all’esterno da quattro cupole ai quattro lati; all’interno invece è costituita da un’unica sala dominata da un pilastro centrale scolpito in modo superbo.

Panch Mahal
Panch Mahal

Il quartiere sacro

Per quanto affascinante sia questa parte della città fantasma di Fatehpur Sikri, essa impallidisce al confronto con il quartiere sacro.

L’edificio principale è la moschea Jami Masjid. Essa vanta due ingressi, uno principale, il Buland Darwaza, e uno privato che era riservato solamente alla famiglia reale, il Badshani Darwaza.

La prima delle due porte è enorme ed imponente, non per niente viene considerata come la porta più grande dell’India. Non appena l’avrete oltrepassata, vi troverete in una enorme spiazzo. In una zona, vedrete in ordine sparso le tombe dei componenti della famiglia reale; ben cinque generazioni hanno trovato lì il riposo eterno!

L’edificio che viene considerato con il massimo del rispetto è la tomba di Sheikh Salim Chisti, il santone che predisse la paternità di Akbar. Si pensa che egli sia in grado di fare miracoli. Per questo motivo, molti fedeli gli portano delle offerte, di solito dei teli colorati che la sera vengono rimossi e donati alle famiglie povere.

C’è anche una grata di marmo sulla quale si legano dei fili colorati con tre nodi che rappresentano tre desideri. Noi ci abbiamo provato, ma non direi che abbia funzionato!

La tomba di Sheikh Salim Chisti
La tomba di Sheikh Salim Chisti

Consigli utili

Il primo consiglio che posso darvi riguarda l’abbigliamento. Se visitate la citta fantasma di Fatehpur Sikri in inverno, come abbiamo fatto noi, preparatevi ad affrontare una temperatura piuttosto rigida. Per questo motivo, copritevi bene con indumenti caldi.

Se invece sarete lì in piena estate, potete anche vestirvi in modo leggero; in ogni caso è bene indossare pantaloni lunghi perchè vi verrà richiesto un abbigliamento consono per entrare nella moschea. Inoltre, è bene evitare sandali e scarpe aperte. Questo perchè dovrete lasciare le scarpe fuori dall’edificio sacro e non è molto igienico camminare scalzi, meglio indossare dei calzini.

Infine, in estate, è opportuno portare acqua da bere perchè il caldo può essere intenso, e avere un cappellino.

Troverete moltissime persone che cercheranno di spillarvi dei quattrini con le motivazioni più diverse. Oltre alle sedicenti guide all’ingresso, vi chiederanno soldi per scattarvi una foto, per badare alle vostre scarpe mentre siete nella moschea, o semplicemente vendendovi souvenir. Siate decisi nel rifiutare, perchè se date dei soldi ad uno, ve li troverete tutti addosso e non ve ne libererete più.

Un episodio buffo: un bambino di circa 7/8 anni ci ha seguito per quasi tutta la visita cercando di venderci una tazza di caffè e borbottando frasi incomprendibili, l’unica parola che capivamo era “coffee”. Alla fine, rifiutando di accettare la sua bevanda offerta in una tazza di dubbia pulizia, gli abbiamo dato qualche rupia per la sua tenacia.

Decorazioni interne
Decorazioni interne

Per altre informazioni, potete consultare il sito ufficiale di Fatehpur Sikri

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26 Commenti A La città fantasma di Fatehpur Sikri

  1. Seppur l’India non è tra le mie mete di viaggio, vedo che ha tante belle cose da vedere e da scoprire.

    Queste cotta fantasma poi sono il genere di escursione che mi piacciono! Bello l’anedotto, ho vissuto qualcosa di simile.con dei bimbi in Messico..fanno tanta tenerezza!

    • Teresa ha detto:

      E’ vero, in genere sono infastidita se gli adulti diventano troppo noiosi e pressanti con le loro richieste di denaro, ma i piccoli fanno tenerezza pure a me!

  2. Bru ha detto:

    Gli articoli sull’India mi fanno sempre sognare, in tanti anni non sono mai riuscita a convincere Mauro a fare un viaggio in questo paese che a me tanto attirava, al momento mi accontento di leggere i viaggi degli altri blogger

    • Teresa ha detto:

      Cara Cinzia, anche io ho fatto una gran fatica a convincere Gianni, dell’India proprio non voleva saperne. Alla fine ho quasi dovuto metterlo davanti al fatto compiuto! Prova lo stesso con Mauro!

  3. Selena ha detto:

    Sembra davvero affascinante questa città e infatti come dici tu, le città abbandonate hanno sempre un fascino particolare! Adoro l’architettura con cui è stata costruita la città… Non sono mai stata in India, ma FATEHPUR SIKRI rientra decisamente nelle mie corde nel caso in cui dovessi andarci. Grazie per avermela fatta scoprire 🙂

    • Teresa ha detto:

      E’ vero, per quanto desolate esse siano, le città fantasma riescono sempre a smuovere una corda del mio intimo. E a quanto pare, non capita solo a me!

  4. Marina ha detto:

    Che bei ricordi mi ha riportato alla mente questo articolo! La visitai durante il mio tour del Rajasthan ed è stata una delle tappe più belle di quel viaggio, assolutamente affascinante e da non perdere. Peccato non aver saputo dei fili colorati con cui esprimere un desiderio, ci avrei provato.

    • Teresa ha detto:

      In effetti, per noi questa città è stata una bellissima sorpresa; ne siamo rimasti incantati, soprattutto perchè è ancora in ottime condizioni!

  5. Veronica ha detto:

    Un viaggio in India dev’essere di per sé un’esperienza indimenticabile sia per i paesaggi che per la cultura. Mi piacerebbe molto visitarla, anche se so già che troverei difficilissimo rifiutare sistematicamente tutte le offerte delle sedicenti guide…

    • Teresa ha detto:

      L’India è un paese unico, assolutamente da visitare, anche se molti ne sono intimoriti per la sua situazione sociale. Quanto al rifiutare mance e oboli, ormai sono diventata una vera esperta. Un gran sorriso e un deciso no!

  6. Arianna ha detto:

    Me la ricordo bella come il resto dell’India del nord, mi sembrano viaggi lontanissimi quando eravamo liberi di girare, l’India comunque mi è piaciuta molto e ne parlo sempre con piacere

    • Teresa ha detto:

      Io ho esitato molti anni prima di decidermi ad andare in india. Ma devo confessare che questo mi dispiace perchè è una terra fantastica!

  7. Claudia ha detto:

    Trovo molto affascinanti le città fantasma, anche se non ne ho mai visitata una. Peccato che tanta meraviglia sia stata abbandonata a pochi anni dalla creazione

    • Teresa ha detto:

      Per me le città fantasma sono estremamente affascinanti, dovresti visitarne almeno una dal vivo, sono certa che ti piacerebbe molto!

  8. Virginia ha detto:

    Una metà molto interessante è affascinante! Speriamo di poter presto ricominciare a viaggiare anche al di fuori dell’Europa: l’India ultimamente mi attira parecchio e questa città fantasma la includerei sicuramente

  9. Veronica ha detto:

    Rimango sempre affascinata dalle città fantasma, mi chiedo sempre come possano essere state un tempo e mi sale una tristezza immane nel sapere com’è andata a finire. Dev’essere stato uno spettacolo però vedere Fatehpur con la nebbia all’inizio, rendendola ancora più mistica.

    • Teresa ha detto:

      Tra tutte le città fantasma che ho visitato, devo dire che questa è quella nel miglior stato di conservazione. In effetti, vederla con la nebbia è stata una esperienza unica!

  10. Paola ha detto:

    Le città fantasma hanno un fascino tutto loro!
    L’India è una delle terre che vorrei tanto visitare, ma ho sempre un po’ di paura a organizzarla in autonomia quindi ho sempre rimandato!

    • Teresa ha detto:

      In effetti noi non l’abbiamo organizzata in autonomia, ci siamo creati da soli l’itinerario poi ci siamo affidati ad una agenzia locale che ci ha fornito macchina e driver, ed è filato tutto liscio come l’olio!

  11. Sara - Slove ha detto:

    Un luogo decisamente affascinante, e soprattutto sembra davvero in ottime condizioni, nonostante sia abbandonato da così tanto tempo. L’India è davvero un paese unico e ricchissimo, quello che continua a tenermici lontana è quell’insistenza dei suoi abitanti e il continuo tentativo di spillarti dei soldi, oltre ovviamente all’igiene a dir poco opinabile. E’ un peccato, perché sono certa sia una meta davvero unica, ma al momento non sono ancora riuscita a convincermi ad andare.

    • Teresa ha detto:

      Anche noi ci abbiamo messo un bel pò a convincerci; l’India ci attirava ma eravamo tentennanti proprio per le tue stesse ragioni. Ma alla fine sono contenta di esserci andata, anzi ti dirò che non vedo l’ora di ritornarci!

  12. Libera ha detto:

    Le città fantasma mi trasmettono fascino e desolazione allo stesso modo . Penso siano luoghi sospesi nel tempo e per questi utili a portarci a guardarci dentro , a riflettere. Davvero un posto da visitare , non c’è dubbio

    • Teresa ha detto:

      Io rimango affascinata dalle città fantasma (e ne ho viste parecchie) proprio perchè la loro desolazione ti fa riflettere sulla caducità delle cose!

  13. Patrizia ha detto:

    Trovo molto affascinanti i luoghi abbandonati, ma in questo caso mi sorge una domanda. Ovviamente so che i costi sarebbero alti, ma non varrebbe la pena tentare di collegare la città a delle fonti d’acqua per farla tornare viva? So che così ha il suo fascino e comunque è fonte di turismo, ma un luogo così bello meriterebbe una seconda vita. Cosa ne pensi?

    • Teresa ha detto:

      Sono d’accordo con te, ma onestamente non saprei se un progetto così è realizzabile. Non saprei dirti se ci hanno pensato e quanto distano le fonti d’acqua più vicine. Comunque sia, la città è fonte di guadagno perchè sono tanti i turisti che la visitano!

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