I siti patrimonio dell’Unesco da non perdere in Italia
I siti Patrimonio Unesco in Italia sono 55. Davvero tanti per un paese con una estensione territoriale limitata come il nostro: ma non per niente l’Italia è chiamata il “Bel Paese”.
Solo un altro paese raggiunge questa cifra, e si tratta della Cina; e se facciamo un paragone tra i due paesi, è facile rendersi conto che la percentuale di siti italiani è molto più elevata.
Il riconoscimento di sito Patrimonio dell’Unesco viene attribuito a monumenti, siti archeologici o ambienti naturali considerati particolarmente preziosi e importanti per la cultura mondiale, ma che sono a rischio a causa di eventi naturali o interventi umani.
Impossibile fare una lista completa dei siti Patrimonio dell’Umanità in Italia, ma possiamo senza dubbio vedere quali sono i più significativi secondo le Travel Blogger Italiane.
I migliori siti patrimonio dell’Unesco in Italia
Il Monte Etna
Se ti trovi in Sicilia non puoi non visitare il vulcano attivo più grande d’Europa. Definito tra i “più emblematici e attivi del mondo”, l’Etna è entrato a far parte del Patrimonio Mondiale Unesco dal 2013.
Maestoso, con i suoi 3300 mt di altezza, domina dall’alto la provincia di Catania e fa da tetto alla Sicilia, allungandosi verso la costa ionica e diventando simbolo di questa regione.
L’ambiente ricco di flora e fauna, è tutelato dal 1987 dal Parco Naturale dell’Etna.
Visitandolo capirai il perché è annoverato tra i siti Patrimonio Unesco in Italia. La costante attività eruttiva ha mutato nel corso degli anni il paesaggio; è possibile trovare crateri, colate e grotte di lava, coni di cenere a diverse altitudini, oltre alla desolata Valle del Bove.
Quello che mi ha stupito di più è il panorama che è mozzafiato in tutte le stagioni. Visitandolo in estate, il contrasto di colori ti lascerà di stucco. L’azzurro del cielo che abbraccia il nero delle vette, che fa da contrasto con il verde della vegetazione. Per non parlare della macchia mediterranea con il profumo della ginestra e dei pini che ti accompagnerà sin dalle pendici.
Diverse le attività da svolgere: dallo scii con vista mare in inverno, alle varie escursioni tra i crateri e lungo i sentieri in primavera ed in estate. Difficile scegliere su quale versante effettuare l’escursione; il panorama tra nord e sud cambia radicalmente, da zone boschive a zone lunari, lo scenario è sempre indimenticabile.
L’Etna è un luogo suggestivo anche di notte, quando è possibile ammirare gli zampilli di lava che fuoriescono dal cratere, regalando uno spettacolo unico.
Visitare questo sito Unesco per me ha significato immergersi nella totalità di questo luogo, ed inchinarsi con rispetto alla maestosità ed alla potenza della natura.
Alessia Picciolo – MyTurnAround
Scopri la meraviglia dell’Etna con le escursioni CIVITATIS
I mosaici di Ravenna
Ravenna è uno dei siti patrimonio Unesco in Italia, in particolare per i suoi mosaici, capolavori d’arte realizzati da mano sapiente e animo sensibile.
I monumenti patrimonio dell’umanità sono otto: la Basilica di San Vitale, Sant’Apollinare in Classe e Sant’Apollinare Nuovo, la cappella di Sant’Andrea, il Mausoleo di Teodorico, i battisteri ariano e neoniano e il meraviglioso mausoleo di Galla Placidia.
E’ proprio guardando la volta stellata che introduce al mausoleo voluto dalla nobile Galla che ci si immerge in un’atmosfera rarefatta che gioca con la luce esterna.
La scelta dei colori e i loro accostamenti dominati dai toni intensi del blu creano un ambiente sereno di stupefacente armonia.
L’impronta bizantina è evidente nei mosaici di Sant’Apollinare Nuovo, che si impongono prepotenti con i due cortei – delle vergini e dei martiri – sulle pareti della navata. I personaggi sembrano fluttuare sullo sfondo oro che simboleggia la luce divina, i volti impassibili e le pose identiche. Le tessere d’oro zecchino e di smalto colorato sono di una bellezza senza pari.
A San Vitale, nel mosaico domina il verde, ma quello che conquista è la bellezza del volto dell’Imperatrice Teodora; essa sembra guardarci negli occhi, ritta davanti alle sue ancelle.
Entrando a Sant’Apollinare in Classe, lo sguardo è catturato dalla decorazione del catino dell’abside. Si vede il Santo con le dodici pecore che rappresentano i fedeli, ma il vero protagonista della scena è il prato, verdissimo, che avvolge lo spettatore nella sua assenza di dimensione.
Lo spazio dilatato, il fondo oro e la mancanza di prospettiva rendono la narrazione degli avvenimenti facilmente intuibile e avvicinano l’uomo al divino.
Credo che queste rappresentazioni, così astratte e proiettate in un mondo trascendente, siano il segreto che rende l’arte del mosaico così incredibilmente moderna ai nostri occhi.
Antonella Maiocchi – I Viaggi della Anto
Siti patrimonio dell’Unesco in Italia: Crespi d’Adda
Crespi d’Adda è una frazione del paese di Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo; esso è ricordato per essere uno dei migliori esempi di villaggi operai in Europa. Grazie a questa sua particolarità, nel 1995 è stato inserito tra i siti patrimonio Unesco in Italia.
Crespi d’Adda prende forma a fine ottocento per volere di Cristoforo Benigno Crespi. Il Crespi apre uno stabilimento tessile, che con il passare degli anni si ingrandisce sempre più, tant’è che vengono costruite le prime case operaie. Alle case operaie seguono i teatri, i bagni pubblici, la scuola ed alcuni spazi ricreativi.
La vita dei cittadini era talmente legata alla fabbrica, che solo chi lavorava allo stabilimento tessile poteva abitare a Crespi d’Adda. L’avanguardia a Crespi non mancava, il villaggio fu il primo ad avere l’illuminazione pubblica con il sistema Edison.
Inoltre Silvio Crespi fu il primo ad iniziare la costruzione dell’autostrada e dell’autodromo di Monza. Nel 1929 però la famiglia Crespi si trovò costretta a vendere lo stabilimento, che comunque rimase operativo fino al 2003.
Attualmente l’aspetto di Crespi d’Adda è rimasto pressoché lo stesso del passato. Sulla via principale si trova la fabbrica e la villa padronale della famiglia Crespi. Ai lati si trovano le case degli operai. Girando per il villaggio si trovano anche la scuola, la chiesa, il lavatoio, i bagni pubblici e un piccolo ospedale. Particolare il cimitero, dove si trova la cappella della famiglia Crespi, dall’aspetto simile ad una piramide a gradoni.
Silvia Campana – Itinerario di Viaggio
I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera
Matera è una città unica al mondo. Patrimonio Unesco dal 1993, ha una storia antichissima, che affonda le sue radici nella Preistoria.
Considerata da molti una delle città più antiche del mondo, il suo punto di forza sono i famosi Sassi di Matera; si tratta di un groviglio di grotte, case e vicoli stretti che coprono un territorio di circa 35 ettari di grandezza.
Visitare Matera vuol dire entrare in contatto con una città dove sembra che il tempo si sia fermato.
Questi Sassi, il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso, sono stati abitati fino al 1952; in quell’anno, a seguito di una legge nazionale emanata dal presidente Alcide De Gasperi, gli abitanti furono costretti ad andare a vivere in nuovi quartieri, per cercare di recuperare un centro storico dove regnavano il degrado e la povertà.
A partire dagli anni ’80 è iniziato un lento processo di restauro, ancora in corso, che ha portato Matera a diventare uno dei Siti Patrimonio Unesco più visitati in Italia.
Il successo internazionale è arrivato dopo il 2004, dopo che Mel Gibson ha scelto queste grotte come set perfetto per il suo colossal The Passion.
Matera è Patrimonio Unesco non solo per l’unicità del suo territorio, ma soprattutto per il complesso sistema di cisterne per la raccolta delle acque piovane che lega tutte le grotte e che ha permesso all’uomo di vivere per secoli in un’area dove non ci sono fonti sorgive e dove piove poco in estate.
L’anno scorso Matera è stata Capitale Europea della Cultura ed è stato l’ennesimo trampolino di lancio verso un futuro che si prospetta roseo e felice.
Angela Coscia – In giro con Angela
Scopri Matera con le escursioni CIVITATIS
Pompei ed Ercolano
Non lontano da Napoli, il capoluogo della Campania, ci sono due interessanti siti archeologici che tutto il mondo ci invidia. Ben conosciuta Pompei, attrae 2 milioni e 500 mila turisti ogni anno, ma solo una piccola frazione di questi, si spinge a visitare il sito archeologico di Ercolano. E’ facile intuire perchè questi siano siti protetti e dichiarati dall’ Unesco, patrimonio dell’Umanità.
Il sito archeologico di Pompei è immenso, vi troverete a passeggiare tra le strade lastricate di ciottoli dell’antica città romana. Tra le attrazioni più importanti ci sono Villa dei Misteri e il Foro Romano.
Visitare questo luogo in estate è impossibile, viste le lunghe code sotto il sole cocente. Ercolano d’altro canto è un sito archeologico più “giovane”. Per molti questo sito è più bello di Pompei, completo in storia e fascino. Sarà interessante vedere con i propri occhi, i due corpi degli amanti abbracciati, coperti di cenere.
Questa scoperta ha reso il sito di Ercolano famoso nel mondo. L’antica Herculaneum era una grande città romana alle pendici del Vesuvio; essa venne completamente sotterrata da fiumi di cenere e lapilli dall’eruzione del vulcano nel 79 Avanti Cristo. Quell’eruzione distrusse Ercolano, ma anche altre città sulla costa, tra queste Oplonti e Pompei. Oggi è possibile ripercorrere le Eruzioni al MAV, il Museo Archeologico Vesuviano, in versione 3D. Il museo è a pochi passi dall’entrata del sito di Ercolano.
Recentemente grazie a fondi privati del magnate americano Packard, il sito archeologico di Ercolano ha visto il perimetro degli scavi ampliarsi. Alcuni rilevamenti la collocano sopra Pompei per grandezza e popolarità in tempi antichi.
Toti & Alessia – Italian Trip Abroad
Visita Pompei ed Ercolano con le migliori escursioni
Val d’Orcia
La Val d’Orcia è situata in Toscana, nell’entroterra di Siena; ha ottenuto, nel 2004, il riconoscimento di paesaggio culturale, entrando di diritto a far parte del patrimonio Unesco.
Il paesaggio della Val D’Orcia si caratterizza per le sue verdi colline, costellate dai celebri cipressi e inframezzate da spettacolari piccoli borghi.
La prima attrazione che vi consiglio di visitare in Val d’Orcia è Montalcino, con la sua fortezza, dalle cui mura potete ammirare il panorama circostante.
Un’altra tappa imperdibile è la cittadina di Pienza, il cui centro storico, ridisegnato per volere di Papa Pio II secondo i canoni urbanistici Rinascimentali, è anch’esso patrimonio Unesco. Qui è possibile acquistare, in uno dei tanti negozietti o in un’azienda agricola, il celebre pecorino toscano.
Continuando il nostro tour per i borghi della Val d’Orcia, si arriva a San Quirico d’Orcia; qui è possibile visitare gli Horti Leonini, dei giardini risalenti al 1581 e che hanno conservato sino ad oggi la loro struttura originaria. Tra le colline che circondano il borgo, si trova uno dei luoghi più fotografati della Val d’Orcia, la Cappella della Madonna di Vitaleta.
Questa piccola chiesetta, immersa nelle campagne senesi e fiancheggiata da scenografici cipressi, risale al 1590; è dedicata alla Madonna, che, secondo la leggenda, apparve ad una pastorella, chiedendole di recarsi in una bottega di Firenze, dove avrebbe trovato una statua per ornare l’edificio.
L’ultima tappa è Bagno Vignoni, celebre località termale della Val d’Orcia. La piazza centrale della cittadina è occupata da una vasca termale (non balneabile), costruita sopra le antiche terme romane.
Valentina Regazzi – Il Viaggio che Vale
Siti patrimonio dell’Unesco in Italia: Costiera Amalfitana
Lambita dal Mar Tirreno, la Costiera Amalfitana è uno dei siti italiani patrimonio dell’Unesco; si tratta di un bellissimo balcone sospeso tra mare cristallino e i Monti Lattari, in un susseguirsi di vallate, calette e terrazze coltivate a limoni, ulivi e viti.
Un luogo unico, perfetto esempio di paesaggio mediterraneo dal grande impatto culturale e naturale. L’area si estende su una superficie complessiva di 11.231 ettari, che abbraccia il Golfo di Napoli e di Salerno, un tesoro racchiuso in 16 comuni del salernitano.
Le città della Costiera sono tutte diverse fra loro, ognuna con le sue tradizioni e usanze e stile architettonico; ad Amalfi e Ravello domina lo stile romanico, a Cetara è ben visibile l’influenza saracena, ad Atrani sono presenti alcune testimonianze del barocco.
Vietri sul Mare è diventata famosa nel mondo per le sue ceramiche e non a caso la cupola della Chiesa di San Giovanni Battista è proprio maiolicata.
Furore è il “paese dipinto”, caratterizzato da case a volta bianca e dalla Grotta dello Smeraldo; Minori è il paese dal clima perfetto, sempre ventilato e fresco (conosciuto come l’Eden della Costiera); Atrani, Cetara e Maiori hanno conservato la loro autenticità di borghi di pescatori, lontane dal turismo di massa delle più note Amalfi, Positano e Ravello.
A dare il nome alla Divina Costiera è Amalfi, che visse il suo periodo di massimo splendore ai tempi delle Repubbliche Marinare, antagonista della blasonata Venezia. Il modo in cui sono disposte le abitazioni ricorda un po’ i suk, con le case raggruppate e arrampicate sulle pendici del paese, collegate tra loro da viottoli e labirinti di scale.
Positano è la cittadina dalle mille scale; qui è nata la Moda Mare tanto amata da Jacqueline Kennedy, che vi trascorse la memorabile estate del 1962.
Valeria Polverino – I Viaggi di Vale
Vivi un esperienza unica al miglior prezzo con le escursioni CIVITATIS
Noto e il Val di Noto: la capitale del Barocco siciliano Patrimonio dell’Unesco
Durante la dominazione araba la Sicilia fu suddivisa in tre Valli: il Val di Mazzara, il Val Dèmone e il Val di Noto. Proprio quest’ultima, che comprende la parte sud-est dell’isola, fu vittima di un terribile terremoto che, nel 1673, rase completamente a suolo le città di Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Noto, Palazzolo, Modica, Ragusa, Scicli. Nonostante la totale distruzione, il popolo siciliano non si arrese, dando inizio a maestosi lavori di ricostruzione.
Il Val di Noto prende nome dalla città di Noto, considerata dagli arabi il centro amministrativo del territorio, nonché la città più ricca ed importante della vallata. La città è anche il centro urbano più rappresentativo della ricostruzione post terremoto, conservando le più belle testimonianze architettoniche dell’epoca e proclamando Noto la capitale del barocco siciliano.
Il Barocco Siciliano è nato nel XVIII sec ed è uno stile ricco, fatto di linee curve e prospetti scenografici, che teatralizza il centro urbano attraverso la cura minuziosa dei dettagli delle singole architetture, restituendo un ambiente imponente e sfarzoso. Il risultato è frutto dell’ingegno dei più importanti progettisti dell’epoca e delle maestrie locali; esse hanno saputo sfruttare al meglio le caratteristiche della materia prima locale: la pietra di Noto. E’ una pietra calcare di facile lavorazione e dal colore giallo dorato, divenuta l’elemento inconfondibile della città.
Passeggiando per le vie del centro storico si è avvolti da una luce calda, perdendosi nei dettagli delle sfarzose architetture che si susseguono senza sosta. Dalla Porta Reale alla Chiesa di S. Francesco d’Assisi; dalla Cattedrale di S. Nicolò e la sua bellissima scalinata al Teatro Comunale e il Municipio; da Palazzo Nicolaci a Palazzo Trigona; monumenti che hanno il merito di aver reso Noto unica al mondo, diventando nel 2002 Sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Salvina – Una Valigia per tutta la vita
Articoli correlati
Potrebbero interessarti anche questi articoli:
Siti Unesco in Europa: quali non perdere
Visita al borgo ligure di Cervo
Visitare Venezia in un giorno
Visitare Castel del Monte in Puglia
Voglia di partire: 1000! Incrociando le dita, dovrei tornare a breve a visitare uno di questi siti UNESCO, ma per scaramanzia non dico quale. Dico solo che è bellissimo e che è in sud Italia.
Ecco, adesso mi rimarrà la curiosità di sapere di quale sito si tratta 🙂
questo articolo mi è piaciuto tanto, ho segnato alcuni località che voglio assolutamente vedere (o rivedere!).
confesso che ho gia visto gran parte delle cose della tua lista (tranne i mosaici a Ravenna e Crespi d’Adda)
Di Costiera Amalfitana ho visto solo Sorrento, per ora…ma sogno Capri da tutta una vita!!!
La Riviera Amalfitana è uno dei posti che mi attira moltissimo, mi piacerebbe molto vederla. A Ravenna ci sono stata con una gita scolastica e ne ho un ricordo molto vago.
quante meraviglie nel nostro Paese, non basta una vita per vederle tutte! Tra quelli che hai citato io sono stata solo a Crespi d’Adda, un posto particolare e unico nel suo genere, davvero innovativo per i suoi tempi.
Mi incuriosiscono molto i mosaici di Ravenna, che non conoscevo.
I posti da vedere in Italia sono talmente tanti che credo sia difficile riuscire a vederli tutti; ma magari noi ci proviamo, no?
Dal tuo articolo sui siti Unesco in Europa sono passata a questo sui siti UNESCO in Italia perchè, se ci va bene, forse in primavera posso pensare a scegliere qualcuno da visitare. Mi complimento con te per il modo in cui hai saputo mettere insieme le testimonianze delle varie blogger. Bellissimo articolo!
Grazie, sono contenta di sapere che trovi utile l’articolo perchè il nostro obiettivo è quello di informare ma soprattutto ispirare i viaggiatori…. e in questo momento ne abbiamo tutti tanto bisogno!
Io ho una vera passione per i siti unesco e quelli italiani, bè, sono proprio meravigliosi!
Da questo punto di vista l’Italia è una continua sorpresa, ci sono ben 55 siti Unesco, vederli tutti non è proprio facile!
E sono tanti, riuscire a vederli tutti è una vera impresa!
Mamma mia ma quanti me ne mancano all’appello! Tra questi ho visto solo i mosaici di Ravenna ma in gita scolastica quindi non ricordo molto, e Noto. L’Etna lo avrei dovuto vedere a dicembre durante un viaggio in Sicilia che ovviamente è stato cancellato. Mi consola il fatto che vicino a casa ce ne sono almeno tre: il castello di Racconigi, quello di Govone e Pollenzo.
Magari ti consola anche sapere che non sei l’unica in queste condizioni, anche io ho visto pochi di questi siti; dubito che esista qualcuno che è riuscito a vederli tutti e 55!
Abbiamo una ricchezza inestimabile in Italia! Mi incuriosisce molto il villaggio di Crespi d’Adda… spero presto di poterlo visitare perché amo la storia che c’è dietro. Anni fa abbiamo visitato il paese fabbrica di Campo Tizzoro sulle montagne pistoiesi e ci è piaciuto molto!
Neanche io ho mai visitato Crespi d’Adda e devo dire che la sua storia ha incuriosito molto anche me; penso che prima o poi ci farò un salto!
Quant’è bello il territorio italiano? Abbiamo delle meraviglie in tutte le regioni, nessuna esclusa. Ho avuto la fortuna di visitare alcuni di questi siti mentre altri spero di vederli presto.
Si, l’Italia è bellissima; bisognerebbe avere una vita intera per scoprirla tutta e per vedere i suoi innumerevoli tesori!
Alcuni di questi siti li avevo visitati anni fa senza sapere che erano patrimonio UNESCO! Prossimamente mi piacerebbe vedere l’Etna ed Ercolano. L’Italia ha davvero luoghi magnifici!
Anche io ho visitato parecchi siti dell’Unesco senza sapere che erano tali; e mi sono accorta che ho ancora tanto da vedere. Quello che a me attira moltissimo è l’Etna!
Ho visitato solo alcuni dei luoghi citati e non vedo l’ora di vederne degli altri. L’Italia è uno dei paesi più ricchi di storia, cultura e aggiungerei anche natura. Non ci manca nulla e sono contenta se all’estero un po’ ci invidiano! hehehehe
Ci invidiano sicuramente e con buone ragioni; forse siamo noi che a volte snobbiamo i meravigliosi gioielli che l’Italia ha da offrire per andarcene all’estero.
Tra quelli che hai nominato, sicuramente il primo che vorrei vedere è l’Etna, anche se avrei un po’ di paura a salire in cima ad un vulcano attivo! Qui a Roma, invece, di siti patrimoni dell’UNESCO ne abbiamo diversi, a cominciare dalla Basilica di San Pietro. Dovrò decidermi a visitare almeno tutti quelli della mia città…
Invece a me l’Etna piacerebbe moltissimo, deve essere uno spettacolo ed è molto diverso da altri monumenti che sono stati dichiarati Patrimonio Unesco. Comunque, ci sono tante cose belle in Italia, come si fa a vederle tutte?
Beh dai, pensavo di essere messa peggio invece cinque di questi ho avuto il piacere di visitarli! Dopotutto non stupisce che l’Italia abbia così tanti siti UNESCO date le sue meraviglie!
Io invece sono abbastanza indietro, ho ancora un sacco di siti Unesco da visitare in Italia; però mi consolo pensando che ne ho visti tanti all’estero e che ho tempo per aggiungerne altri alla mia collezione!
Molti di questi siti ho avuto il piacere di visitarli, ma vorrei proprio tornare ad ammirare i mosaici di Ravenna che ero troppo piccola al tempo per comprendere il loro immenso valore!
Pensa che a me piacerebbe vederli proprio tutti; ma dubito che ci riuscirò mai, perchè sono tanti e io sono abbastanza indietro. Ma proverò a vederne il maggior numero possibile!
Che carrellata di posti meravigliosi! Sai Teresa che non ho ancora visto nessuno di questi siti italiani divenuti Patrimonio UNESCO (e me ne vergogno). Mi rendo conto che devo rimediare il prima possibile, infatti per il 2021, sperando che saremo liberi di viaggiare in totale sicurezza e tranquillità, sto pensando di esplorare il meridione, casomai proprio la Sicilia, un’isola che mi incuriosisce molto. Anche la Costiera Amalfitana mi ispira molto!
Pur essendo di Modena, non sono mai stata a Ravenna, quindi anche una visita ai famosi mosaici è in programma.
Vedremo quanto riuscirò a scoprire… intanto grazie per questi spunti e complimenti a tutte le travel blogger che hanno partecipato a questo blogpost collettivo!
Tranquilla, non c’è niente di cui vergognarsi. Anche io ho visto solo una piccola parte di questi luoghi, ma ho promesso a me stessa di darmi da fare. Comunque la Sicilia ispira molto anche a me, prima o poi devo andarci! E un grazie anche da parte mia alle travel blogger che hanno collaborato alla stesura dell’articolo!
L’Italia è proprio quello che si può definire “uno scrigno di tesori”, scusa la definizione abusata, ma davvero non me ne viene in mente una più calzante. A volte devo fermarmi a rifletterci sopra, presa dalla smania esterofila (che quest’anno è più che giustificabile), ma la verità è che si potrebbe passare una vita in viaggio in Italia senza mai fare la stessa cosa😉 Bellissimo articolo di gruppo, brava!
Anche io come te sono esterofila, il mondo è pieno di belle cose da vedere e finchè abbiamo la salute e le risorse economiche cerchiamo di viaggiare in posti lontani. Ma è vero anche che alle volte bisognerebbe dedicare del tempo alla nostra bella Italia, che ha tanto da offrire!
Lo so che non ci crederete mai ma non ne ho visitato nemmeno uno dei siti UNESCO italiani. Forse perché vado sempre all’estero finche posso
Invece ti credo eccome; io ho visitato ben pochi dei siti Unesco in italia, perchè anche io di solito preferisco viaggiare all’estero. Ma hai tutto il tempo per recuperare!
Fatte solo la metà! Devo recuperare 🙂
Coraggio, con un pò di impegno e con un pò di tempo a disposizione ce la puoi fare. E poi pensa che nell’articolo sono citati solo alcuni dei siti Unesco, pensa che bello se si riuscisse a visitarli tutti e 55!
L’Italia! così piccola, e così ricca di diversità geografiche e di capolavori d’arte. Mi piacerebbe molto visitare tutti i siti Unesco italiani, mi attira particolarmente l’Etna che di notte, davvero, deve essere spettacolare. Grazie Teresa per la bella opportunità e per avermi fatto conoscere luoghi speciali
Tra tutte le destinazioni che ho citato nell’articolo, mi piacerebbe vedere l’Etna e Pompei; e poi mi piacerebbe molto vedere Matera ancora una volta, visto che mi è piaciuta tanto!
La nostra bella Italia! Sempre più ci stiamo rendendo conto che viviamo nel paese più bello del mondo, in un territorio così limitato una tale varietà di paesaggi, arte, borghi.
E’ vero siamo un paese molto ricco sia dal punto di viata paesaggistico che dal punto di vista culturale!
Insieme alla Cina siamo il Paese che ha più patrimoni UNESCO: non è assolutamente da sottovalutare ciò! Siamo la culla dell’Umanesimo, forse oggi un po’ perduto a causa di tanta mediocrità. Ma voglio essere positiva e pensare che queste bellezze ci stiano solo aspettando!
Oltre ai siti riconusciuti dall’Unesco, l’Italia ha un ricchissimo patrimonio culturale e naturale. E’ un peccato che molte di queste destinazioni siano talvolta sottovalutate!
La sfida più grande è riuscirli a visitare tutti!
Grazie per l’idea e per aver messo a disposizione il tuo blog 😚
Grazie a te per la tua collaborazione; in effetti riuscire a visitare tutti i siti Unesco in Italia è davvero un’impresa!
Devo dire che ne ho visti un bel poco, ma essendo talmente tanti, me ne mancano ancora un bel po’. Vedrò nel 2021 di provvedere. W la nostra bella Italia.
Tra un viaggione all’estero e un altro, magari si può riuscire ad approfondire la conoscenza del nostro bel paese!
Proprio in questi giorni mi è capitato tra le mani un vecchio articolo relativo ai luoghi Unesco italiani. Mi sono stupita di quanti non ho mai visto e soprattutto di quanti non conoscevo affatto. Fortunatamente le amiche di gruppo mi aggiornano!
Confesso che sono tantissimi i siti Unesco italiani che anche io non ho visto, e anche molti che conosco ma non sapevo essere patrimonio dell’Umanità. Vederli tutti e 55 è un pò una impresa 🙂
Che dire, non posso che essere orgogliosa del mio Bel Paese. Alcuni siti mi mancano, ma ho in progetto di visitarli tutti entro il 2021!
Se ci riesci è sicuramente un bel risultato, visto che i siti sono tantissimi e sparpagliati su tutto il territorio nazionale; tienici al corrente!