Cosa vedere a Mamallapuram

Cosa vedere a Mamallapuram

La prima tappa del nostro viaggio in India del sud è stata Mamallapuram, una città assolutamente da vedere per molti motivi. Innanzitutto, quella che oggi viene chiamata Mahabalipuram è praticamente un museo a cielo aperto; pur non essendo una città particolarmente grande (pensate che la sua popolazione è di circa 12.000 abitanti), essa ospita tantissimi templi ed attrazioni storiche e culturali, al punto che essa è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.

L’altra ragione è che l’atmosfera che si respira è sicuramente quella indiana, ma con una particolare predisposizione ad accogliere il turismo internazionale. Abbiamo trovato la solita, adorabile ospitalità del luogo, ma anche parecchie strutture ricettive degne di tale nome. Ma di questo vi parlerò più avanti.

Ci siamo fermati a Mamallapuram per due notti, dedicando una giornata intera alle sue attrazioni e il secondo giorno, invece, abbiamo visitato Kanchipuram, che dista circa 60 chilometri. Devo puntualizzare che “pochi chilometri” in India non sempre significa un tempo breve di percorrenza, viste le condizioni del traffico e delle strade. Quindi, una giornata è più che sufficiente per visitare Mamallapuram e vedere le sue attrazioni.

Come arrivare a Mamallapuram

Cosa vedere a Mamallapuram
La spiaggia di Mamallapuram

In generale, chi si accinge a visitare Mamallapuram ci arriva da Chennai, come abbiamo fatto noi. Il nostro driver era pronto a prelevarci all’aeroporto (eravamo in arrivo da Delhi) per portarci in questa splendida città del Tamil Nadu. A mio avviso, avere un driver è la soluzione più comoda e non necessariamente la più onerosa, visto che vi aiuterà negli spostamenti in città ma anche tra una tappa e l’altra.

Ma chi preferisce spostarsi con i mezzi pubblici, troverà che Mamallapuram è molto ben collegata con altre città, soprattutto Chennai e Pondicherry. Esistono infatti dei pullman che fanno la spola tra queste due città e che fanno una sosta a Mamallapuram.

Il pregio di questa linea è che le corse sono decisamente molto frequenti, quindi non dovrete aspettare molto; il costo del biglietto, inoltre, è davvero economico, si aggira infatti sui 50 centesimi. Ma il difetto sta nel fatto che il pullman non vi lascerà nel centro della città, ma sulla strada principale; in parole povere dovrete scarpinare per circa un chilometro e mezzo. Se avete con voi tanti bagagli, o se piovesse, non è il top.

La storia di Mamallapuram

Shore Temple a Mamallapuram
Shore Temple a Mamallapuram

Mamallapuram ha un’origine antichissima, i primi riferimenti alla cittadina risalgono addirittura al I secolo dopo Cristo. Essa però raggiunse il massimo splendore attorno al VII secolo, quando divenne la seconda più importante città portuale della dinastia Pallava.

Il suo nome, tra l’altro, deriva da quello del re Pallava Narasimhavarman I, comunemente chiamato Mamallan, cioè il grande lottatore. Fu durante il suo regno che la maggior parte dei templi e monumenti che ammiriamo oggi furono costruiti.

Cosa vedere a Mamallapuram: i siti archeologici

La maggior parte delle attrazioni sono situate all’interno della città, mentre alcune sono un pò fuori dal centro urbano, quindi per raggiungerle avrete bisogno di un taxi o di un tuc tuc. Abbiamo anche visto alcuni turisti in bicicletta, ma la cosa ci è sembrata abbastanza pericolosa, visto che il traffico è caotico e disordinato.

Come sempre, vi consiglio di trovare una guida che vi racconti la storia dei templi e soprattutto le affascinanti leggende della mitologia induista. Da soli, non riuscireste ad apprezzare la bellezza di questi luoghi.

Tutte le attrazioni sono abbastanza affollate, prese d’assalto dai pochi turisti occidentali e dai tanti turisti locali. Preparatevi anche ad affrontare tantissimi venditori ambulanti che cercheranno di vendervi souvenir di ogni tipo e anche alcuni zingari che vi chiederanno l’elemosina, talvolta in modo anche troppo pressante.

Shore Temple (Tempio della Spiaggia)

Cosa vedere a Mamallapuram
Five Rathas

Questo è il primo monumento che abbiamo visitato. L’ingresso è a pagamento e il biglietto è abbastanza costoso, soprattutto se si considera quello che è il costo medio della vita. Infatti, dovrete sborsare 500 rupie a persona, che tradotto in euro significa 7 euro. Per raggiungere il tempio, abbiamo attraversato un enorme spazio erboso dove stavano montando un palcoscenico ed altre strutture. La guida ci ha spiegato che si trattava del Mamallapuram Dance Festival, una manifestazione che si svolge nel periodo di dicembre, per tre settimane, e che attira migliaia di persone dall’India.

E poi ecco di fronte a noi la pagoda che si affaccia sulla spiaggia; la sua storia è veramente avvincente. In origine, le pagode erano 7, costruite dal più importante dei re Pallawa. Ma si dice che una potente alluvione abbia spazzato via le altre, delle quali non si sono mai avute notizie certe fino al 2005.

In quell’occasione, si verificò lo tsunami che colpì le coste dell’India del sud (e non solo); l’acqua si ritirò per centinaia di metri prima di avventarsi con violenza sulla terra. E fu in quell”attimo che alcune persone presenti videro le pagode, pressocchè integre ma coperte di sabbia, proprio davanti alla costa. Da allora, sono state create delle squadre di archeologi incaricate di esplorare la zona.

I Five Rathas

Rajuna Penance
Rajuna Penance

Questo complesso si trova dalla parte opposta della città; raggiungerlo è stato abbastanza complicato, visto il traffico e la difficoltà nel trovare parcheggio. Ma probabilmente è una delle cose più belle che abbiamo potuto vedere a Mamallapuram.

Anche in questo caso l’ingresso è a pagamento, e il prezzo è di nuovo di 500 rupie. Abbiamo visto alcune persone rinunciare ad entrare per risparmiare, si sono limitate ad ammirare la veduta di insieme attraverso la rete che circonda il sito. Ma così facendo si sono persa buona parte dello spettacolo.

Il termine rathas significa “carri” e ognuna delle strutture è stata ricavata da un unico blocco di pietra, sono infatti dette strutture monolitiche. Vengono chiamate anche Pancha Rathas, e sono dedicati ad alcuni dei della religione indù. Quello che attira soprattutto l’attenzione sono le gigantesche statue che rappresentano i simboli di questi dei: tra gli altri, un enorme toro che rappresenta Shiva.

La guida ci ha poi fatto vedere che alcune dei carri viene utilizzato per la meditazione; al loro interno, qualunque suono viene amplificato e crea delle vibrazioni che aiutano la meditazione.

Cosa vedere a Mamallapuram: Rajuna Penance

Cosa vedere a Mamallapuram
Krishna’s Butter Ball

Potete vedere il Rajuna Penance proprio nel centro di Mamallapuram, in un’area completamente pedonale. E’ estremamente suggestivo e ti colpisce già da lontano per la sua maestosità e imponenza. Si tratta di un enorme bassorilevo scolpito in un unico blocco di roccia. Pensate che è alto ben 9 metri e largo addirittura 29.

Secondo una prima interpretazione, le figure che si vedono raffigurate sono tratte da un famoso poema epico (famoso per gli indiani, ovviamente), il Mahābhārata. Un’altra teoria, invece, sostiene che il bassorilievo rappresenti una vicenda relativa a Shiva e al fiume sacro Gange (quello che attraversa la città sacra di Varanasi). Sembra che Shiva abbia provocato la discesa della Dea Ganga sulla terra, trasformandola in fiume e acqua.

L’Arajuna Penance (l’ho visto scritto anche così) si trova all’interno di un grande complesso archeologico dove gli abitanti di Mamallapuram si rilassano e si divertono, visto che è abbellito da un delizioso giardino ben curato. L‘ingresso è gratuito.

Krishna’s Butterball

Tiger Caves
Tiger Caves (Grotte della Tigre)

E’ un enorme masso che si trova all’interno del parco dove è situato il Rajuna Penance. E’ molto suggestivo da vedere: un enorme masso di forma sferica che resta in equilibrio su un piccolo dosso. Malgrado terremoti ed intemperie non si è mai mosso di un millimetro e migliaia di persone hanno scattato foto e si sono fatti dei selfie davanti alla roccia.

Il suo nome ufficiale è Vaan Irai Kal (in inglese Sky God’s Stone, cioè pietra del dio del cielo), ma come sempre con gli indù essi hanno elaborato una leggenda molto divertente. Il dio Krishna spesso rubava il burro da sua madre e questa un giorno si infuriò e, per impedire al figlio di mangiare ciò che aveva rubato, trasformò il burro in roccia. La prima d usare il nome di Palla di Burro di Krishna fu l’allora Primo Ministro Indira Gandhi.

Cosa vedere a Mamallapuram: le Tiger Caves

Per visitare le Tiger Caves dovete spostarvi di circa 2 chilometri nella parte settentrionale della città. Come il nome lascia intuire, si tratta di templi scavati nella roccia, come delle vere e proprie grotte. Se vi state chiedendo cosa c’entra la tigre è presto detto: se guardate la foto, vedrete che il tempio è decorato con le immagini di questo animale. La datazione non è certa e di conseguenza non si sa bene se la costruzione è da attribuire alla dinastia Narasimhavarman oppure alla Pallava.

L’ingresso al sito è gratuito. Inoltre, proprio nei pressi del tempio, troverete un edificio commemorativo dedicato alle vittime dello tsunami del 2004, che in questa zona ha colpito duro e ha portato via moltissime vite.

Anche qui, preparatevi ad affrontare fitte schiere di venditori ambulanti che vi proporranno di acquistare la loro merce.

Il Faro: vedere Mamallapuram dall’alto

Il toro di Shiva
Il toro di Shiva

Sembra che il faro serva a segnalare ai naviganti la presenza dei templi sommersi, che potrebbero causare gravi danni alle imbarcazioni. Potete vederlo bene quando sarete nella zona dei Five Rathas, ma se questo non vi basta, potete anche salire in cima.

Il prezzo è abbastanza modico, soltanto 10 rupie, quindi pochi spiccioli; ma dall’alto potrete godere di una vista grandiosa della cittadina e dell’Oceano Indiano.

Cosa comprare a Mamallapuram

Cosa vedere a Mamallapuram
Il faro di Mamallapuram

Se volete portarvi a casa un bel souvenir da Mamallapuram, sappiate che la cittadina è famosa per i suoi artigiani che intagliano la pietra. Troverete soprattutto statue di dei (Shiva e Ganesh vanno per la maggiore), di tutte le dimensioni. Ma ci sono anche oggettini graziosi che faranno la loro figura sui mobili di casa. Non per niente, la città si è guadagnato un riconoscimento a livello mondiale per questa arte. Un consiglio: non dimenticate di trattare sul prezzo, se siete bravi potete spuntare un prezzo davvero onesto!

Dove dormire a Mamallapuram

Ristorante Moonrakers
Ristorante Moonrakers

Mamallapuram è una destinazione attrezzata per ricevere turisti locali ma soprattutto stranieri che, magari sono un pò più esigenti. Troverete sistemazioni di vario tipo e per tutte le tasche.

Prem Viaggi ha scelto per noi il Radisson Blu Temple Bay. Che dire? Un nome una garanzia! Si tratta di un resort affacciato sull’oceano, con spiaggia privata ed una piscina galattica. I bungalow sono sparpagliati in un enorme parco estremamente ben tenuto. Per spostarvi, potete utilizzare le macchinine elettriche che fanno la spola dalla reception alla spiaggia.

Le camere sono molto spaziose, dotate di ogni comodità e, soprattutto di un ampio balcone dal quale potete godervi splendidi tramonti e vedere scoiattoli che si arrampicano sugli alberi e verdi cocorite che svolazzano tra i rami.



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Dove mangiare a Mamallapuram

E passiamo adesso a parlare di cibo. Il nostro driver ci ha fatto scoprire un ristorante assolutamente favoloso, ci è piaciuto talmente tanto che abbiamo consumato lì tutti i nostri pasti. Si tratta del Moonrakers, frequentato anche dai locali, il che è sicuramente una garanzia di qualità.

Il menu è quello tradizionale indiano, ma soprattutto vi consiglio di provare i gamberi tigre, le aragoste e il pesce freschissimo. Tutto appena pescato e gustosissimo. Il prezzo è davvero conveniente, assolutamente diverso da quello che potreste spendere in Italia consumando le stesse pietanze.

Un altro punto a favore di questo ristorante è che potrete accompagnare il vostro pasto con una buona birra; infatti, nel Tamil Nadu (e anche nel Kerala) sono pochi i locali che hanno la licenza per poter vendere bevande alcoliche! Dulcis in fundo, anche l’espresso non è poi così male. Provare per credere!

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38 Commenti A Cosa vedere a Mamallapuram

  1. Angela ha detto:

    L’india è una nazione a me molto sconosciuta, nel senso che conosco poco. Per questo è sempre un piacere leggere questi tipi di articoli, per scoprire dei posti e particolari diversi.

  2. Con questi articoli sull’India mi stai permettendo di fare un viaggio virtuale in un paese dove non sono mai stata e di cui conosco poco o nulla. E quello che sto leggendo mi affascina tantissimo! Come sempre, apprezzo molto anche la sezione con i consigli su dove dormire e dove mangiare, e anche quelli sullo shopping locale perché permettono di organizzare al meglio un viaggio.

    • Teresa ha detto:

      Uno dei “doveri” di un blogger è, secondo me, aiutare i propri lettori ad organizzare un viaggio dando informazioni dettagliate!

  3. Lara ha detto:

    Certo qui la cultura non manca, scenari unici, non ne conoscevo l’esistenza, grazie di averne parlato. Dove storia e natura si intrecciano, c’è sempre da soffermarsi ad imparare qualcosa!

    • Teresa ha detto:

      E’ una cultura completamente diversa dalla nostra, ed è proprio questo che per me questi luoghi sono così affascinanti!

  4. Mimì ha detto:

    Ti sto seguendo nel racconto di viaggio fra Tamil Nadu e Kerala, visto che è un un’idea che rincorro oramai dall’era precovid.
    Davvero splendidi i templi e i bassorilievi, che mi ricordano parecchio anche quelli di Angkor.

    Spero di poterci andare al più presto

    • Teresa ha detto:

      Vacci prima che puoi, è una parte dell’India che mi ha davvero conquistata, sono certa che a te piacerà moltissimo!

  5. Tamara ha detto:

    Un altro articolo in cui mi fai scoprire posti nuovi e soprattutto posti che difficilmente riuscirò a vedere in vita mia, grazie mille per questo!

  6. Mariarita ha detto:

    Dal tuo racconto Mamallapuram sembra un luogo splendido, ricco di storia e tradizioni. In più ha il merito di essere ancora “autentico” ed al di fuori dei circuiti del turismo di massa, io almeno non lo conoscevo!

    • Teresa ha detto:

      Il Tamil Nadu è una destinazione ancora intatta proprio perchè molti viaggiatori non la conoscono e non la includono nei loro programmi!

  7. Paolq ha detto:

    Sull’India mi trovi completamente impreparata! Sogno di vedere sicuramente io Taj Mahal ma non sapevo dell’esistenza di queste meravigliose zone!

  8. Libera ha detto:

    Questa località non la conoscevo proprio ma sto seguendo con molto interesse il racconto del vostro viaggio in India, un Paese dove le tradizioni si uniscono alle bellezze paesaggistiche creando un mix perfetto.

    • Teresa ha detto:

      Come ho già detto, il Tamil Nadu è poco conosciuto al grande turismo internazionale, quindi non mi meraviglia che tu non conosca Mamallapuram!

  9. Veronica ha detto:

    Conosco così poco dell’India che non avevo mai sentito parlare di questo luogo magico, pieno di cose da vedere e sicuramente ottima meta per un viaggio alla scoperta di posti meno conosciuti dell’India del Sud.

  10. Eliana ha detto:

    Wow! Questo luogo a livello archeologico è sorprendente! Ci sono tantissimi monumenti incredibili che mi sembrano ben accessibili e ben conservati. Non ne avevo mai sentito parlare ma sicuramente, quando andrò in India, una tappa qui sarà obbligatoria!

  11. Arianna ha detto:

    Il sud dell’India non è ancora molto conosciuto e sfruttato turisticamente, mi hai portato in un mondo incantato che mi affascina molto.

  12. La Kry ha detto:

    Non conoscevo assolutamente questo posto nonostante sia da un po’ che colleziono suggerimenti sull’India. D’altronde, come hanno già detto altri, questo paese è immenso e sospetto che vada affrontato in molti viaggi per poterlo apprezzare appieno.
    Intanto mi sono segnata tutto ma dalle vostre foto credo potrei innamorarmi del Rajuna Penance.
    Ultima cosa: grazie di aver aggiunto la nota su dove trovare un caffè decente e la birra!

    • Teresa ha detto:

      Hai perfettamente ragione, per conoscere abbastanza l’India bisogna effettuare vari viaggi; è talmente vasta che ci vorrebbe una vita per scoprirla tutta, ma solo pochi giorni per innamorarsene!

  13. Erminia Sannino ha detto:

    L’India é un paese davvero magnifico e anche diverso da nord a sud. Il sud dell’India mi affascina particolarmente, non solo per tutto ciò che c’è da vedere, ma i ritmi e la cultura distinta. Un bellissimo viaggio da fare.

    • Teresa ha detto:

      Il sud dell’India, ma soprattutto il Tamil Nadu, è una zona ancora poco toccata dal turismo e che mantiene ancora le sue tradizioni!

  14. Paola ha detto:

    Tempo fa ho letto un libro ambientato a Mamallapuram ed è stato molto piacevole ritrovare la realtà di alcune strade e monumenti del libro. Bellissimo viaggio, pieno di meraviglie.

  15. Bru ha detto:

    L’India è davvero ” tanta ” e ogni luogo regala chicche imperdibili come Mamallapuram, mi sembra a me o c’è tanto turismo locale nei vari siti?

    • Teresa ha detto:

      Il Tamil Nadu, e quindi anche Mamallapuram, è molto frequentato da turisti locali, ma poco conosciuto da quello internazionale, il che è davvero un peccato!

  16. bellissime le Tigers Caves, piacerebbero davvero molto anche a mia figlia e mio nipote, che amano questo genere di avventura. Un luogo davvero magico in cui perdersi tra storia e natura.

  17. Angela ha detto:

    Mamallapuram sembra un luogo ricco di storia e cultura, con molte attrazioni turistiche che vale la pena visitare. Non ho avuto l’occasione di visitarla, ma ne ho sentito parlare.

  18. Antonella ha detto:

    Sono bellissime le leggende legate a questi templi così suggestivi. Mi è piaciuta molto la storia delle pagode sommerse. Hai fatto un viaggio strepitoso che mi sto gustando tappa dopo tappa attraverso i tuoi post

    • Teresa ha detto:

      Strepitoso è la parola giusta per definire il mio viaggio, è andato al di là di qualunque aspettativa. E a grazie a te che ci segui sempre!

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