Viaggio in Cina fai da te: come organizzare un viaggio in autonomia.

Guilin

Un viaggio in Cina fai da te: è possibile organizzarlo in autonomia? La risposta è assolutamente si!

La Cina è un paese bellissimo, che offre tanto, sia dal punto di vista della cultura che dei panorami naturali. Ma è anche un paese molto vasto: è impossibile girarlo tutta in una volta, a meno che non si abbiano dei mesi a disposizione.

Viaggio in Cina fai da te
Yangshuo Cina

Bisogna quindi fare delle scelte nel preparare un itinerario di viaggio in Cina e sapere già che bisognerà prendere dei voli interni, o in alternativa dei treni veloci.

Per il nostro primo (e speriamo non ultimo) viaggio in Cina, abbiamo scelto un itinerario classico, che ci ha portato attraverso le città di Xi’an, Guilin, Shangai e Pechino.

Abbiamo organizzato il viaggio da soli, leggendo tutto quello che potevamo, cercando info utili e devo dire che il risultato è stato più che soddisfacente!

Quando andare in Cina

Come dicevo, la Cina copre una estensione territoriale pazzesca, questo significa che il clima varia a seconda della zona che intendete visitare.

In generale, però, i periodi migliori per andare in Cina sono senza dubbio la primavera e l’autunno. Infatti sono i periodi in cui il clima è al meglio.

Gli inverni possono essere veramente molto rigidi; a Pechino, nel periodo di Natale, il termometro scende di molto al di sotto dello zero, a volte anche di 15 gradi. Per noi che non amiamo molto il freddo non è affatto l’ideale.

Viaggio in Cina fai da te
L’Esercito di Terracotta

L’estate al contrario, è estremamente calda e l’umidità certo non aiuta; inoltre, ad agosto piove molto spesso. E non sto parlando di acquazzoni che durano una mezz’ora e poi smettono; sto parlando di giornate intere girate con l’ombrello e il Kway sotto il diluvio universale!

Non per niente, io e Gianni consideriamo la nostra vacanza in Cina come una delle più bagnate che abbiamo fatto!

Inoltre, agosto è periodo di vacanza per i Cinesi, quindi molte delle attrazioni più popolari, come la Grande Muraglia o la Città Proibita di Pechino, sono prese letteralmente d’assalto dai cinesi.

La Grande Muraglia Cinese
La Grande Muraglia Cinese

Come organizzare un viaggio in Cina fai da te

Per cominciare, abbiamo prenotato i voli internazionali per e da Pechino; il prezzo più conveniente era Lufthansa fino a Francoforte e poi Air China.

Il secondo passo è stata la prenotazione dei voli interni, quasi tutti con China Southwest Airlines; attenzione, perchè nella prenotazione dei voli vi chiederanno di inserire il numero di passaporto, contrariamente a quanto succede di solito.

Quindi sappiate che il passaporto deve avere sei mesi di validità residua già al momento della prenotazione, attrezzatevi di conseguenza.

Viaggio in Cina fai da te
La Città Proibita a Pechino

Per la tratta Shangai-Pechino, abbiamo optato per il treno veloce. I biglietti li abbiamo acquistati su China Tour; tenete conto però che sono disponibili on line solo 28/30 giorni prima della effettiva data di partenza.

Quindi dovrete monitorare il sito per essere pronti all’acquisto dei biglietti appena disponibili; infatti sembra che vadano a ruba.

Inoltre, per prendere il treno dovrete seguire la stessa procedura dell’aereo; dovrete essere in stazione con largo anticipo prima della partenza per il check in e i controlli di sicurezza.

Documenti di viaggio per la Cina: visto d’entrata

Bancarella del mercato a Pechino
Bancarella del mercato a Pechino

Per visitare la Cina, bisogna essere in possesso di un visto turistico. La durata del visto è di 30 giorni al massimo; non richiedetelo con troppo anticipo, perchè scade se non si entra in Cina entro 180 giorni dal rilascio.

Dove richiedere il visto

Fino a qualche tempo fa era possibile ottenerlo in tre modi: on line, presso una delle tante agenzie italiane che si occupano dell’ottenimento dei visti oppure rivolgendosi alla Ambasciata cinese in Italia. Purtroppo, la prima delle opzioni non è più praticabile.

Infatti, a partire da novembre 2019 è necessario depositare le impronte digitali per poter ottenere il visto; dal momento che è necessario presentarsi di persona presso i centri di raccolta, da questa data sarà impossibile ottenere il visto on line.

I centri autorizzati alla raccolta delle impronte digitali sono i Visa Application Service Centers di Milano, Roma e Firenze.

Questa nuova procedura fa si che il costo dell’ottenimento del visto sia piuttosto elevato, un visto richiesto con procedura regolare (cioè non di urgenza) ha un costo di circa 27 euro e ci vogliano almeno 4 giorni lavorativi.

Piazza Tienanmen a Pechino
Piazza Tienanmen a Pechino

Documenti necessari per l’ottenimento del visto

Innanzitutto avete bisogno di un modulo per la richiesta che potete scaricare da questo sito; mi raccomando di compilare ogni sua parte e di scrivere rigorosamente in stampatello, altrimenti non ve lo accetteranno. Servono anche due foto formato tessera, con lo sfondo rigorosamente bianco e riprese esattamente di fronte.

Ovviamente serve il passaporto, che deve avere due pagine libere consecutive e deve avere una validità di sei mesi dalla data della richiesta del visto. Dovrete anche allegare una fotocopia della prima pagina del passaporto, quella dove è inserita la fotografia.

Infine, dovrete presentare le prenotazioni dei voli e degli alloggi dove risiederete durante il vostro soggiorno in Cina. Noi abbiamo anche inserito il programma dettagliato giorno per giorno.

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Tempio del Cielo a Pechino

Assicurazione di viaggio

Come per ogni viaggio in paesi extra europei, è bene stipulare una assicurazione di viaggio che vi copra in caso di annullamento del viaggio, eventuale smarrimento bagagli, spese mediche da sostenere in caso di malattia o infortunio.

La gamma delle assicurazioni è vasta, quindi prima di scegliere vi suggeriamo di verificare quale è più adatta per voi e per le vostre esigenze. In generale noi scegliamo Columbus, ma tenete conto che non copre le eventuali patologie pregresse.

Dove dormire in Cina

Shanghai
Shanghai

Per la prenotazione degli hotel, ci siamo serviti del sito Hostelworld.

Come potrete capire dal nome, si tratta di ostelli; devo confessare che all’inizio ero un pò perplessa perchè non mi ci vedevo a soggiornare in un ostello, ma alla fine sono rimasta piacevolmente sorpresa.

Quelli che abbiamo scelto erano tutti in centro città, puliti e carini. A parte quello di Guilin, gli altri erano degli hotel veri e propri, con camere decisamente dignitose.

Quello di Guilin era un pò in stile backpacker, con camere piccole e molto spartane. Ma per due notti, ci siamo adattati senza problemi.

Solo a Shangai, abbiamo optato per un Holiday Inn Express, dal momento che il prezzo era inferiore a quello di qualunque ostello.

Il Toro di Shanghai
Il Toro di Shanghai

Come organizzare le escursioni

Per quanto riguarda le escursioni, le abbiamo prenotate direttamente presso gli ostelli. Il prezzo che applicano è praticamente lo stesso che paghereste presso qualunque agenzia, con la comodità del pick up in hotel.

Anche in questo caso, Shagai è stata un’eccezione, in quanto ci siamo mossi in autonomia con taxi, visto che tutte le attrazioni che volevamo visitare erano in città.

Vi sconsiglio la metropolitana; è enorme e caotica. Inoltre, a seconda della destinazione è necessario cambiare una o più volte; bisogna avere un enorme senso dell’orientamento per raccapezzarcisi. Il taxi è molto più comodo, e poco più costoso.

Prendere un taxi in Cina

Shanghai Giardino del Mandarino Yu
Shanghai Giardino del Mandarino Yu

A proposito di taxi, è bene sapere che esistono quelli autorizzati e quelli abusivi. Si potrebbe pensare che la prima opzione sia la più conveniente, ma non è così.

I taxi autorizzati sono dotati di tassametro, di conseguenza pagherete una tariffa basata sulla durata del viaggio. Al massimo pagherete qualche euro in più, magari per un supplemento notturno.

Per prendere un taxi abusivo bisogna trattare il costo prima di salire a bordo, il che presenta due problemi. Il primo è che è difficile conoscere il costo equo di una certo percorso; noi non eravamo in grado di sapere se il prezzo che ci proponevano era giusto e troppo caro, nè sapevamo quali erano i margini per una trattativa conveniente.

L’altro problema è la comunicazione; la maggior parte dei tassisti non parlano l’inglese, quindi condurre una trattativa a gesti è davvero complicato.

Tempio del Buddha di Giada
Tempio del Buddha di Giada

A Pechino, abbiamo dovuto affrontare un altro problema. Quando un tassista vede degli occidentali, difficilmente si ferma; questo perchè è difficile che parlino inglese e siano in grado di capire dove volete essere accompagnati.

Abbiamo risolto la situazione con due diversi escamotage: ci facevamo chiamare un taxi dalla reception che veniva a prenderci direttamente in hotel. E per rientrare, giravamo con un enorme cartello con il nome e la strada dell’hotel scritto in cinese, così non dovevamo preoccuparci di comunicare con il tassista di turno.

Pagamenti e carte di credito

Siamo rimasti sorpresi nel vedere che in Cina le carte di credito vengono accettate solo nei ristoranti e negozi più importanti. Il che è abbastanza strano se si pensa che è un paese così tecnologico. E soprattutto ci ha sorpresi il fatto che proprio Visa fosse quella meno considerata.

Questo ha significato dover ricorrere continuamente agli ATM, ma anche questo ci ha creato qualche difficoltà; solo alcuni sportelli accettavano le nostre carte e quando succedeva ci imponevamo un tetto massimo di prelievo. In generale, non riuscivamo mai a prendere una cifra superiore ai 150 euro.

Xian - Le Mura della Città
Xian – Le Mura della Città

Di conseguenza, ogni qual volta ci imbattevamo in un ATM della Bank of China prelevavamo qualcosa per essere sicuri di non restare senza contanti nel momento del bisogno.

Viaggio in Cina fai da te: i rickshaw a motore

Un’alternativa al taxi per girare le città sono i rickshaw a motore; sono gli stessi mezzi che in altri stati del sud-est asiatico sono chiamati tuc tuc.

Si tratta di un mezzo simile all’Ape Piaggio modificata per trasportare fino a quattro passeggeri. E’ un modo divertente per girare la città, ma è anche abbastanza pericoloso.

I guidatori, infatti, sono veramente spericolati: attraversano zone pedonali, viaggiano in contromano ed effettuano delle improbabili inversioni ad U.

Yangshuo
Yangshuo

noi li abbiamo utilizzati un paio di volte a Pechino, e in un paio di situazioni ci siamo presi una bella strizza. Una mattina ne abbiamo visto uno capovolto su un incrocio per essere stato investito da un’auto. I passeggeri erano scioccati, l’autista sembrava ferito.

L’unico vantaggio è che costano pochissimo e la trattativa per il prezzo è davvero semplice; detta in parole povere, accettano qualunque somma gli offriate, quindi da quel punto di vista sono molto convenienti.

Consigli utili per un viaggio in Cina fai da te

Il governo della Cina ha bloccato tutta una serie di social e di applicazioni di messaggistica istantanea. Tra questi Facebook, Instagram, Telegram e Whatsapp.

Pertanto, per poter accedere a questi programmi e continuare a comunicare con il resto del mondo, dovrete scaricarvi una VPN. Noi avevamo provato con una gratuita, ma funzionava poco e male; quindi alla fine ne abbiamo scaricata una a pagamento.

Le VPN a pagamento costano in media 12 euro per un mese, poi c’è la Veee+ Vpn che costa 12 euro per 3 mesi ed è in assoluto la migliore.

Viaggio in Cina fai da te
Città Proibita

L’unica applicazione che funziona egregiamente e che sarebbe opportuno scaricare prima di un viaggio in Cina è WeChat. Non solo potete utilizzarla per messaggiare, ma anche per effettuare dei pagamenti. L’unica difficoltà è che questo secondo utilizzo è possibile se siete in possesso di un conto corrente bancario cinese.

Vi consiglio anche di scaricarvi sul cellulare una applicazione che si chiama Ctrip in inglese. Vi fornisce moltissime informazioni utili su ristoranti, attrazioni ecc.

I cinesi e le loro strane abitudini

Mentre organizzavamo il nostro viaggio fai da te in Cina, avevamo letto di alcune abitudini insolite dei cinesi, ma devo dire che non ci avevamo prestato molta attenzione.

Ma già appena arrivati all’aeroporto di Pechino, in transito per Xi’an, abbiamo visto una cosa che ha dell’inverosimile: i bambini piccoli hanno i calzoncini con una apertura dietro e una davanti. In questo modo, possono espletare le loro funzioni corporali dove capita, senza dover essere ogni volta portati al bagno. E da quello che abbiamo visto, non esiste l’obbligo di paletta!

Viaggio in Cina fai da te
Pechino Palazzo d’Estate

Per quanto riguarda i bagni pubblici, uomini e donne hanno la pessima abitudine di non chiudere la porta a chiave; mi è capitato più di una volta di aprire una toilette e di trovare una signora accovacciata sul bagno alla turca. Io ero imbarazzatissima, e continuavo a scusarmi; la signora colta in flagrante, invece, continuava a sorridermi come se niente fosse successo.

I cinesi sputano; sempre e in ogni situazione. Questa per me è stata la cosa più difficile da digerire; il suono che producono prima di sputare mi disgusta ed ero perennemente terrorizzata all’idea che qualcuno potesse sputarmi addosso per errore.

Invece, la cosa divertente è che i cinesi sono affascinati dagli occidentali; in più di una occasione ci hanno chiesto di fare delle foto con noi, tutti orgogliosi e sorridenti come se noi fossimo delle celebrità! E mentre salivamo sulla Grande Muraglia, un signore continuava a parlare a Gianni (chissà che gli diceva) sorridendogli e rifilandogli delle gran pacche sulle spalle.

Quando siamo scesi dalla funivia, ha voluto a tutti i costi regalargli un pacchetto di sigarette; Gianni ha cercato di rifiutare ma ha tanto insistito che alla fine Gianni ha ceduto.

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13 Commenti A Viaggio in Cina fai da te: come organizzare un viaggio in autonomia.

  1. […] birra locale). C’è chi dice che in questo piccolo paese himalayano, incastrato tra India e Cina, non si calcoli il P.I.L., cioè il prodotto interno lordo, ma la Gross National Happiness, che […]

  2. Eliana ha detto:

    Ho letto con molto interesse il vostro articolo perché mia zia, che ha girato il mondo, mi ha detto che il viaggio che gli è rimasto più impresso è stato quello in Cina (lo ha fatto nei primi 2000). Non sapevo del fatto che venisse accettato poco il pagamento con carte e della pessima abitudine di sputare… Sicuramente a livello igienico non è buona cosa e purtroppo devo sottolineare come spesso virus e batteri che danno origine a grandi epidemie/pandemie si originino qui: questo non aiuta per niente.
    Detto ciò organizzerei comunque un viaggio in Cina, non so però se fai da te.

    • Teresa ha detto:

      Malgrado alcune difficoltà, come per esempio l’uso delle carte di credito e la comunicazione con i locali (quasi nessuno parla l’inglese), io tornerei in Cina molto volentieri. E ti garantisco che organizzare in autonomia non è complicato!

  3. Libera ha detto:

    Avete fornito davvero un ventaglio molto ampio di consigli e suggerimenti che penso saranno assolutamente utilissimi.

    • Teresa ha detto:

      Grazie mille, spero che tu possa mettere in partica i miei consigli prima possibile, perchè la Cina è una terra stupenda!

  4. Claudia ha detto:

    Super interessante il vostro articolo! Punto la Cina da tantissimo tempo, ma vorrei passarci un periodo lungo proprio perché come scrivete, non è piccola e vorrei vederne una bella parte. Inoltre aspettavo anche un momento “buono” dal punto di vista economico e lavorativo per potermi permettere una bella vacanza in Asia. A parte questo ho sempre pensato di organizzarlo da autodidatta e sinceramente non pensavo che ci fossero tutti questi passaggi da considerare. Grazie per l’info sul visto, io ero rimasta alla vecchia maniera e sapevo anche che c’era appunto un posto in Ancona dove poterlo richiedere, ora invece leggendo dalle tue info, solo Milano, Roma o Firenze!

    • Teresa ha detto:

      La Cina è un paese meraviglioso, a me piacerebbe molto tornarci perchè ci sono ancora tantissime cose che vorrei vedere. Ma in questo momento non è proprio possibile prevedere quando si potrà andare. Speriamo presto, io intanto incrocio tutte le dita!

  5. Elisa ha detto:

    Avrei dovuto visitare la Cina lo scorso novembre ma Chiaramente tutto è saltato. Ero rimasta affascinata da un documentario sullo yunnan e non riuscivo a togliermelo dalla testa!poi ho seguito Pechino Express e me ne sono innamorata definitivamente

    • Teresa ha detto:

      Lo Yunnan è uno dei miei sogni, mi piacerebbe tornare in Cina per visitarlo; e poi mi piacerebbe molto vedere il Tibet. Ma per il momento, rimangono solo dei pii desideri!

  6. Paola ha detto:

    Avete dato degli ottimi consigli, io avevo sempre accantonato la Cina per paura di non poter organizzare un viaggio in autonomia, ma mi avete rassicurato. A me piacciono molto gli hotel, ma in Asia devo dire che ho sempre trovato ostelli bellissimi e di design o in edifici storici. Quello che mi spaventa è che in Asia è anche accettabile una stanza senza finestra!! Probabilmente ora a causa del covid il problema degli sputi sarà risolto 😉

    • Teresa ha detto:

      Tutte le volta che siamo stati in Asia abbiamo preso degli hotel, magari anche lussuosi, visto che i prezzi sono generalmente accettabili. Ma in Cina siamo rimasti sorpresi dall’alto livello qualitativo degli ostelli. Quanto agli sputi, non saprei dirti; ma sarebbe carino che questa abitudine così disgustosa venisse abolita!

  7. Julia ha detto:

    Ottimi consigli, mi hai dato una panoramica generale su come muovermi per organizzare un viaggio in questo paese, speriamo di poterci andare. Per ora è un sogno

    • Teresa ha detto:

      Purtroppo per ora nessuno dei nostri progetti può realizzarsi, ma speriamo di poter tornare a viaggiare presto!

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